UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Il prete ieri, oggi, domani: un dibattito sul quindicinale “Rocca”

Tra gli interventi quelli di Luigi Bettazzi, Giannino Piana, Enrico Peyretti e Aldo Antonelli. Pubblicato anche in volume (Cittadella Ed.) uscito in questi giorni nelle librerie.
8 Aprile 2019

La tensione del Vangelo che sta a cuore d’una genuina vocazione spinge i preti ogni volta, ogni giorno a ripensare la propria missione nella comunità, dal vertice ai margini, dal centro alla periferia. E allora la domanda è: chi è davvero il prete oggi e verso dove sta andando?

È l’ultimo dei dibattiti promossi e pubblicati da Rocca, la rivista della Pro Civitate Christiana di Assisi, con interventi di teologi e preti, tra i quali Luigi Bettazzi, Giannino Piana, Enrico Peyretti e Aldo Antonelli. Pubblicato anche in volume (Cittadella Ed.) uscito in questi giorni nelle librerie (copertina qui accanto).

Analoghi dibattiti, come per esempio quelli sull’ora di religione, su come cambia la democrazia e sulla ricerca di lavoro e nuovo modello di sviluppo, sono stati ideati e pubblicati con l’intento di promuovere un’educazione ecclesiale, civile, etica, ambientale e sociale all’altezza delle sfide cui è chiamato a rispondere il cittadino del terzo millennio.

Con i suoi articoli, inserti e servizi speciali Rocca, che ha il Vangelo come stella polare, offre chiavi di lettura e, grazie ai suoi autorevoli autori, ciascuno nel proprio settore di competenza, approfondisce temi e problemi della più viva attualità come le urgenze del mondo del lavoro, le dinamiche geopolitiche internazionali, le innovazioni tecnologiche, i nodi della bioetica…

Come si può vedere nel sito www.rocca.cittadella.org e in particolare nella sezione Primo Piano, dove sono accessibili diversi articoli anche ai non abbonati, la rivista si impegna per la pace, la nonviolenza e la fratellanza tra i popoli; per i diritti umani, la lotta alle mafie, la giustizia sociale e il dialogo tra le religioni nonché per una scuola, una formazione e una cultura autenticamente democratiche che facciano emergere anche la voce degli ultimi.