Il Sinodo “mediatico” di Mantova

Mantova celebra il Sinodo più mediatico della sua storia. Non solo perché il giorno dell’indizione, domenica prossima, coinciderà con la Giornata diocesana di «Avvenire». Non solo perché Internet permetterà una comunicazione più pervasiva. E non solo perché tutti gli strumenti informativi della Chiesa virgiliana catalizzeranno l’attenzione sull’evento. Ma anche perché la diocesi ha coinvolto i media laici, facendoli sentire protagonisti.

«La loro collaborazione – osserva il vescovo Roberto Busti, delegato per le Comunicazioni sociali dell’episcopato lombardo – ci dà la possibilità di entrare in contatto con ogni ascoltatore, proponendo la vita della comunità cristiana e la sua apertura all’accoglienza». Uno strumento ulteriore rispetto alla vocazione dei media cattolici: quella di «aiutare il cristiano a formarsi un giudizio su tutti gli ambiti della vita». 

A  spiegare come interagiranno i media durante il Sinodo è l’incaricato diocesano per la comunicazione, don Andrea Grandi. «Innanzitutto – racconta – apriremo un sito dedicato, che ci permetterà di creare gruppi sinodali, parrocchiali e non. Riteniamo infatti importante anche il parere dei 'lontani'. Stiamo poi realizzando uno spot video da condividere su Facebook e Twitter, e ai due quotidiani locali abbiamo chiesto di indicarci un referente specifico cui segnalare le notizie». Non solo. Domenica dalle 16 Telepace darà in diretta la Messa d’indizione, poi trasmetterà le immagini a Telemantova, che le riproporrà alle 18.30. In prima linea anche «Radio Laghi inBlu» (domenica diretta Fm e streaming), il settimanale diocesano «La Cittadella» e l’apparato Internet.