UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Il teatro sacro nella vita d'ogni giorno

«Porteremo il teatro spirituale nella vita di tutti i giorni». Così gli organizzatori de I Teatri del Sacro, dal 27 marzo al 3 giugno, porteranno in con­temporanea a Milano e Roma una ventina fra gli spettacoli più rappresentativi del festival di Luc­ca. Si è scelto di proporre gli spettacoli nei luoghi della quotidianità, privile­giando le aree periferiche.
23 Marzo 2012
«Porteremo il teatro spirituale nella vita di tutti i giorni». Parola degli organizzatori de I Teatri del Sacro che, dal 27 marzo al 3 giugno, porteranno in con­temporanea a Milano e Roma una ventina fra gli spettacoli più rappresentativi del festival di Luc­ca, il concorso biennale per una nuova dram­maturgia sui temi della spiritualità promosso dalla Federgat e la Fondazione Comunicazione e Cultura in collaborazione con il Servizio Na­zionale per il progetto culturale della Cei, l’Uffi­cio Nazionale per le comunicazioni sociali del­la Cei e l’Acec. La scelta è quella di collocare gli spettacoli nei luoghi della quotidianità, privile­giando le aree periferiche come i Teatri di Cin­tura o le Sale della Comunità che, come sottoli­nea don Gianluca Bernardini a nome della Diocesi di Mila­no, «sono capillarmente diffu­se nel tessuto urbano e socia­le. Solo a Milano i cosiddetti ci­ne- teatri parrocchiali sono 40, in Lombardia ben 200». La no­vità è, anche, il sostegno «laico» dei comuni di Roma e Milano, quest’ultimo ieri rappresenta­to da Antonio Calbi, direttore del settore Spettacolo, Moda e Design. «A Milano vogliamo ri­pensare tutto il sistema teatra­le a partire dal tessuto sociale – ha preannunciato –, valoriz­zando anche, in futuro, le chiese come luogo di incontro artistico».
«Con il Festival di Lucca diamo l’opportunità al­le compagnie emergenti e anche agli artisti già consolidati di lavorare sul tema del sacro in mo­do libero, con il supporto economico per pro­durre » spiega Fabrizio Fiaschini presidente di Federgat che annuncerà il nuovo bando di con­corso il 18 maggio prossimo. «Con questa nuo­va iniziativa a Roma e Milano – prosegue –, dia­mo la possibilità di portare in circuito queste o­pere che spaziano nei molteplici linguaggi del­la scena: dai testi biblici alle tradizioni popola­ri, dalla prosa alla danza».
L’evento milanese sottotitolato Epifanie urbane sarà diviso in due momenti: una prima parte dal 27 marzo al 4 aprile con 3 spettacoli, la seconda si terrà dal 30 maggio al 3 giugno in occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie (cui parteciperà anche il Papa) con l’allestimento di altri 5 spettacoli. Gli spazi coinvolti nella rasse­gna sono: Crt, Teatro Arsenale, Teatro Rosetum, Teatro Pime e Teatro San Paolo e il nuovo spa­zio di Campo Teatrale che verrà inaugurato pro­prio con la rassegna I Teatri del Sacro. Ad aprire il 27 marzo sarà L’abbandono alla divina Prov­videnza di e con Alessandro Berti, che si ispira a un mistico, il gesuita francese del ’700 Jean Pier­re De Caussade. A seguire, fra gli altri spettaco­li, La giornata di una sognatrice di Copi e Laz­zaro, vieni dentro! con Carlo Rossi e una serata su padre David Maria Turoldo. La Capitale o­spiterà (con il sostegno anche del Teatro di Ro­ma) 14 spettacoli in 7 spazi ( Teatro Tor Bella Mo­naca, Teatro Biblioteca Quarticciolo, Centrale Preneste Teatro, Sala Cantieri Scalzi, Basilica di San Saba, Basilica di Santo Stefano Rotondo, Sa­la della Comunità Santa Silvia) dal 28 marzo al 26 maggio, fra cui In nome della madre di Erri De Luca.