UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

“Imperfetti sconosciuti”: la recensione di don Maffeis

“Imperfetti sconosciuti” non è il ritratto oleografico di una astrazione, né il racconto agiografico di un modello da imitare. Anzi. Probabilmente risulta più simile ad un pugno nello stomaco. Nelle quattro storie di quotidiane miserie e di piccoli e grandi fallimenti, c’è il rischio di ritrovare qualche pezzetto delle nostre povere vite reali”. Si è espresso così don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana dopo aver visto, in anteprima, il cortometraggio “Imperfetti sconosciuti” realizzato dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola che sarà presentato lunedì 15 giugno, alle ore 21, al cinema Politeama di Fano (ingresso libero).
10 Giugno 2015

“Imperfetti sconosciuti” non è il ritratto oleografico di una astrazione, né il racconto agiografico di un modello da imitare. Anzi. Probabilmente risulta più simile ad un pugno nello stomaco. Nelle quattro storie di quotidiane miserie e di piccoli e grandi fallimenti, c’è il rischio di ritrovare qualche pezzetto delle nostre povere vite reali”. Si è espresso così don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana dopo aver visto, in anteprima, il cortometraggio “Imperfetti sconosciuti” realizzato dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola che sarà presentato lunedì 15 giugno, alle ore 21, al cinema Politeama di Fano (ingresso libero).
“C’è materiale per un bell’esame di coscienza insomma – ha proseguito don Ivan Maffeis - e magari per aprire qualche dibattito scomodo su temi che istintivamente preferiremmo evitare. E non è poco, in un momento in cui la Chiesa tutta si sta profondamente interrogando sulla condizione reale delle famiglie e su come continuare ad annunciare proprio a loro, nella situazione oggettiva in cui si trovano adesso, la “gioia del Vangelo”. Non si può smettere di credere e di sperare nella indissolubilità del matrimonio e nella capacità educativa di quella famiglia in cui il volto di Dio si rispecchia. Soprattutto, però, non si può smettere di costruirla. E se a qualcuno la conclusione di questo corto non piacesse più di tanto… che la risposta sia un rimboccarsi le maniche più generoso, ciascuno partendo dalla condizione di fatto in cui si trova. Da imperfetti, certamente. Ma, se è possibile, non più da “sconosciuti”!”. “Don Ivan  - ha sottolineato Enrica Papetti direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali - ha colto nel profondo il messaggio che abbiamo voluto dare con questo cortometraggio e per questo, a nome dell’Ufficio e di tutti coloro che hanno lavorato alla realizzazione del progetto, lo ringrazio di cuore”.
 
La recensione integrale di don Ivan Maffeis è on line sul sito www.fanodiocesi.it