Un doveroso omaggio ad un martire della fede, che ha subito 28 anni di prigionia e lavori forzati nell’Albania comunista di Enver Hoxha, il regime che si era proclamato “primo Stato ateo del mondo”. Nel giorno dell’Immacolata, la Chiesa fiorentina, durante la celebrazione in Cattedrale presieduta dal card. Giuseppe Betori, ha solennemente festeggiato i cinque anni di cardinalato di Ernest Simoni, 93enne sempre attivo nell’Apostolato. Per celebrare questo anniversario l'Arcidiocesi ha pubblicato "Una vita di fedeltà alla luce del Vangelo", grazie al contributo della Fondazione Ada Cullino Marcori. Il volume vuole aiutare a far conoscere la storia e il ministero del card. Simoni che da anni è stato accolto nella diocesi di Firenze e che l’Arcivescovo Betori ha nominato canonico onorario del Capitolo metropolitano.
La storia e le virtù del card. Simoni sono raccontate nel libro stampato dalla casa editrice di Roberto Marcori, e sintetizzate nel messaggio di Papa Francesco: “Card. Simoni, con grande affetto Le esprimo le mie felicitazioni e ringrazio Dio, datore di ogni bene, per i doni che Le ha concesso nei lunghi anni del suo ministero reso ancora più fecondo dalla sofferenza patita nella prigionia a motivo della sua intrepida fedeltà a Cristo. La durezza della persecuzione non Le ha raffreddato il cuore, così che al termine di quella drammatica esperienza ha ripreso a servire il Signore e i fratelli con letizia e mitezza, ponendo al di sopra di tutto la carità. Desidero esprimere il mio apprezzamento per l'impegno apostolico che continua a dispiegare con generosità e fedeltà dove la Provvidenza La chiama a operare. La sua testimonianza fa bene alla comunità cristiana, stimola pastori e fedeli laici a essere annunciatori gioiosi del Vangelo della misericordia e testimoni di speranza. Grazie per il suo zelo pastorale e per la sua saggezza!".
La pubblicazione, curata da Vieri Lascialfari, contiene oltre al messaggio del Papa anche diverse testimonianze, tra le quali quelle del Decano del Sacro Collegio Cardinalizio Giovanni Battista Re, dell’Arcivescovo Betori, del Proposto della Cattedrale di Santa Maria del Fiore mons. Giancarlo Corti e di Mimmo Muolo, giornalista di “Avvenire”.
Antonio Lovascio