UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Informazione vaticana, nuove nomine

Il Centro televisivo vaticano ha un nuovo direttore. Mons. Da­rio Edoardo Viganò succede a padre Federico Lom­bardi, che resta direttore della Sala Stampa vaticana e di Radio Vaticana. Angelo Scelzo, sottose­gretario del Pontificio Consiglio del­le comunicazioni sociali, diviene vicediretto­re della Sala Stampa vaticana, per gli accrediti giornalistici.
23 Gennaio 2013
Il Centro televisivo vaticano ha un nuovo direttore. È monsignor Da­rio Edoardo Viganò, nominato ie­ri da Benedetto XVI a succedere alla guida del Ctv a padre Federico Lom­bardi, che resta direttore della Sala Stampa vaticana e di Radio Vaticana. Nello stesso giorno, il Papa ha nomi­nato Angelo Scelzo, finora sottose­gretario del Pontificio Consiglio del­le comunicazioni sociali, vicediretto­re della Sala Stampa vaticana, per gli accrediti giornalistici.
«Adesso farò due tappe anziché tre nel mio giro del mattino», è stato lo scherzoso commento di padre Lom­bardi alle due nuove nomine. E in par­ticolare, a proposito dell’arrivo di Scelzo per gli accrediti giornalistici, ha anche ricordato che la «annosa questione degli accrediti» tra giorna­listi di carta stampata e fotografi e ci­neoperatori risale «alla nascita stessa della Sala stampa vaticana e del Pon­tificio Consiglio delle comu­nicazioni sociali», e accorpa­re le competenze per gli ac­crediti era una «soluzione di cui si è parlato tante volte».
«La decisione su questo – ha spiegato padre Lombardi – doveva venire dalla Segrete­ria di Stato e non era di com­petenza di nessuno dei due enti». Così ora, superati i ne­cessari tempi organizzativi per la nuova e potenziata struttura, per l’area che riguarda più stretta­mente le news i giornalisti di carta stampata accreditati in Vaticano con­tinueranno ad avere come referenti Lombardi e il vicedirettore padre Ci­ro Benedettini, mentre fotografi e ci­neoperatori avranno Scelzo. Restano di competenza del Pontificio Consi­glio, invece, gli accrediti per le ripre­se che riguardino documentari, lun­gometraggi e servizi non informativi. Dario Edoardo Viganò, nato nel 1962 a Rio De Janeiro, in Brasile, incardi­nato nell’arcidiocesi di Milano, dopo gli studi iniziali in Filosofia e Teologia nel capolutogo lombardo, ha conse­guito la licenza e il dottorato in Scien­ze della comunicazione presso l’Uni­versità Pontificia Salesiana. È profes­sore ordinario di Teologia della co­municazione presso la Pontificia U­niversità Lateranense, dove è diretto­re del Centro Lateranense Alti Studi. Attualmente è presidente della Fon­dazione Ente dello Spettacolo e di­rettore della Rivista del Cinemato­grafo , ed è inoltre presidente della Commissione nazionale valutazione film (Cnvf) della Conferenza episco­pale italiana (Cei). Salernitano, 66 anni, Angelo Scelzo, sposato con due figli, ha iniziato la sua carriera giornalistica ad Avveni­re , di cui è stato inviato speciale e vi­ce capo della redazione romana, ed è ancora oggi tra gli apprezzati edito­rialisti. Nel 1984 l’allora neo-diretto­re de L’Osservatore Romano Mario A­gnes lo volle a fianco prima come se­gretario di redazione e, più tardi, co­me vicedirettore. Nella prima metà degli anni Novanta passò per un bre­ve periodo, sempre come vicediret­tore, a L’Informazione, per poi assu­mere l’incarico di direttore dell’a­genzia Fides, promossa dalla Con­gregazione per l’evangelizzazione dei popoli, della quale curò la ristruttu­razione e il rilancio, facendone una delle fonti più seguite nel panorama dell’informazione internazionale. Verso la fine dello stesso decennio passò ad assumere la responsabilità delle pubblicazioni del Comitato del Grande Giubileo del 2000. Da dieci anni era sottosegretario del Pontifi­cio Consiglio delle comunicazioni so­ciali, mentre continuava a firmare co­me direttore la rivista «Il Rosario e la Nuova Pompei», città alla quale lo le­gavano gli inizi della sua professione. Nel congratularsi per la sua nomina, l’arcivescovo prelato, monsignor Tommaso Caputo, a nome di «tutta la comunità ecclesiale di Pompei» ha voluto ricordare come «il dottor Scel­zo, giornalista di lungo corso, uomo di alta professionalità e sincera fede cattolica, è da sempre amico del San­tuario di Pompei e profondo cono­scitore della sua storia... e non ha mai fatto mancare il proprio sostegno al­le iniziative del santuario e ai suoi pa­stori ».