Il Centro televisivo vaticano ha un nuovo direttore. È monsignor Dario Edoardo Viganò, nominato ieri da Benedetto XVI a succedere alla guida del Ctv a padre Federico Lombardi, che resta direttore della Sala Stampa vaticana e di Radio Vaticana. Nello stesso giorno, il Papa ha nominato Angelo Scelzo, finora sottosegretario del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, vicedirettore della Sala Stampa vaticana, per gli accrediti giornalistici.
«Adesso farò due tappe anziché tre nel mio giro del mattino», è stato lo scherzoso commento di padre Lombardi alle due nuove nomine. E in particolare, a proposito dell’arrivo di Scelzo per gli accrediti giornalistici, ha anche ricordato che la «annosa questione degli accrediti» tra giornalisti di carta stampata e fotografi e cineoperatori risale «alla nascita stessa della Sala stampa vaticana e del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali», e accorpare le competenze per gli accrediti era una «soluzione di cui si è parlato tante volte».
«La decisione su questo – ha spiegato padre Lombardi – doveva venire dalla Segreteria di Stato e non era di competenza di nessuno dei due enti». Così ora, superati i necessari tempi organizzativi per la nuova e potenziata struttura, per l’area che riguarda più strettamente le
news i giornalisti di carta stampata accreditati in Vaticano continueranno ad avere come referenti Lombardi e il vicedirettore padre Ciro Benedettini, mentre fotografi e cineoperatori avranno Scelzo. Restano di competenza del Pontificio Consiglio, invece, gli accrediti per le riprese che riguardino documentari, lungometraggi e servizi non informativi. Dario Edoardo Viganò, nato nel 1962 a Rio De Janeiro, in Brasile, incardinato nell’arcidiocesi di Milano, dopo gli studi iniziali in Filosofia e Teologia nel capolutogo lombardo, ha conseguito la licenza e il dottorato in Scienze della comunicazione presso l’Università Pontificia Salesiana. È professore ordinario di Teologia della comunicazione presso la Pontificia Università Lateranense, dove è direttore del Centro Lateranense Alti Studi. Attualmente è presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo e direttore della
Rivista del Cinematografo , ed è inoltre presidente della Commissione nazionale valutazione film (Cnvf) della Conferenza episcopale italiana (Cei). Salernitano, 66 anni, Angelo Scelzo, sposato con due figli, ha iniziato la sua carriera giornalistica ad
Avvenire , di cui è stato inviato speciale e vice capo della redazione romana, ed è ancora oggi tra gli apprezzati editorialisti. Nel 1984 l’allora neo-direttore de
L’Osservatore Romano Mario Agnes lo volle a fianco prima come segretario di redazione e, più tardi, come vicedirettore. Nella prima metà degli anni Novanta passò per un breve periodo, sempre come vicedirettore, a
L’Informazione, per poi assumere l’incarico di direttore dell’agenzia
Fides, promossa dalla Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, della quale curò la ristrutturazione e il rilancio, facendone una delle fonti più seguite nel panorama dell’informazione internazionale. Verso la fine dello stesso decennio passò ad assumere la responsabilità delle pubblicazioni del Comitato del Grande Giubileo del 2000. Da dieci anni era sottosegretario del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, mentre continuava a firmare come direttore la rivista «Il Rosario e la Nuova Pompei», città alla quale lo legavano gli inizi della sua professione. Nel congratularsi per la sua nomina, l’arcivescovo prelato, monsignor Tommaso Caputo, a nome di «tutta la comunità ecclesiale di Pompei» ha voluto ricordare come «il dottor Scelzo, giornalista di lungo corso, uomo di alta professionalità e sincera fede cattolica, è da sempre amico del Santuario di Pompei e profondo conoscitore della sua storia... e non ha mai fatto mancare il proprio sostegno alle iniziative del santuario e ai suoi pastori ».