Tra banco e divano. In periodo scolastico il 60% passa tra le 11/12 ore al giorno seduto. Una stima per difetto cui si arriva sommando le almeno 4 sui banchi, le 30 tra tivù e computer, un’ora e mezza a pranzo e cena, un’ora e mezza per i compiti. L’epidemia di sedentarietà ha una data di inizio, secondo la Sip: è il 2008, anno di diffusione delle 'armi di distrazione di massa', ovvero Internet. Il problema, sottolineano i pediatri, è che dopo un iniziale declino della obsoleta tv generalista nei gusti adolescenziali, ora si assiste a un ritorno. Merito - o colpa - dell’offerta crescente di canali digitali, a pagamento o terrestri in chiaro. Per la prima volta, da tre anni a questa parte, aumentano i ragazzi (il 17,3%) che sta al teleschermo più di tre ore. Se fino al 2010 internet aveva cannibalizzato i telespettatori, ora telefilm, cartoni e calcio non si sostituiscono, ma si sommano a videogames e web, in continua crescita.
Sportivi, ma da telecronaca. Il 40% (44% le femmine) non pratica alcuna attività sportiva oltre alle due ore di educazione fisica scolastica. Non è un caso che i grandi consumatori di tv e internet sono tra i più pigri. E anche il 30% che fa quattro ore a settimana di moto, passa anche quattro ore - al giorno - davanti allo schermo. Col cibo poi il rapporto non è sempre sereno: un terzo delle ragazzine ha già fatto una dieta, molte desiderano farla, pochissimi però hanno chiesto consiglio al medico. «Dati preoccupanti – ragiona il presidente della Sip, Alberto Ugazio – perché la sedentarietà è un determinante importante dell’obesità, quindi della sindrome metabolica come fattore predisponente delle principali malattie cardiovascolari degenerative e tumorali dell’adulto ». Ma «un’ulteriore conferma degli stili di vita errati è il fatto che il mezzo più usato per andare a scuola è l’auto », nel 43% dei casi.
Internet sempre e ovunque. Sull’uso continuo del web pesano sia la diffusione dei social network (l’80% dei 13enni ha il profilo su Facebook, teoricamente vietato ai minori di 14, un anno fa era il 70%) che quella dei telefonini di ultima generazione: il 65% ha un cellulare che naviga nel web.
Cattive abitudini reali e virtuali. Il 16 ,6 % ha dato il cellulare a sconosciuti su internet, il 15% una foto, il 14% s’è fatto vedere su webcam, il 12% ha accettato incontri. Contatti da cui magari possono nascere grandi amicizie. Ma assai rischiosi. Pur di navigare poi i ragazzi rubano ore al sonno: più del 50% va sempre a letto dopo le 23 anche se il giorno dopo ha scuola. Guarda caso il 68% ha il pc in camera da letto e il 61% la tv. Il 45% entrambi. Troppi i 13/14enni che hanno fumato, il 32%, dato che in città sale al 37%. Sono i risultati di regole troppo elastiche? Il 77,7% dice che i precetti imposti dai genitori vanno bene, il 16,5% li considera eccessivi, ma c’è un 6% che li giudica addirittura insufficienti. Così, alla domanda «a cosa rinunceresti per un mese se costretto», molti hanno aggiunto a penna alle risposte 'chiuse' del test un «fossi pazzo» o «rinunciaci tu».