UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Ipad: italiani ancora scettici

Gli italiani sono sempre più attratti dal web e dall'informazione online, ma sono scettici verso l'iPad e sono convinti che le nuove tecnologie non soppianteranno i media tradizionali. I risultati di un sondaggio voluto dal Sole 24 Ore in un articolo di Andrea Franceschi, tratto da www.ilsole24ore.com.
12 Luglio 2010
Gli italiani sono sempre più attratti dal web e dall'informazione online. Ma sono scettici verso l'iPad e sono convinti che le nuove tecnologie non soppianteranno i media tradizionali, (i giornali cartacei, la radio e la tv). È quanto emerge da un sondaggio realizzato da Ipr Marketing per il Sole24Ore, su internet e informazione. La ricerca è stata fatta su un campione di 1000 cittadini italiani suddivisi per sesso, età, area di residenza e professione.
 Gli italiani e le nuove tecnologie
Cellulari, internet, fotocamere hanno semplificato la vita di tutti i giorni. Il 63% degli intervistati si dice «abbastanza d'accordo» con questa affermazione. Per il 44% del campione poi questi strumenti sono diventati «essenziali per lo svolgimento di alcune attività».
Italiani popolo di navigatori
Nonostante gli investimenti nella banda larga procedano al rallentatore rispetto al resto d'Europa, continuano ad aumentare gli italiani che navigano in rete. Gli ultimi dati Audiweb relativi al mese di maggio 2010 parlano del 43,4% della popolazione tra i 2 e i +74 anni per un totale di circa 23,8 milioni gli utenti attivi nel mese (+14% rispetto a maggio 2009). Il sondaggio Ipr Marketing-Sole24Ore conferma questo trend e fornisce qualche indicazione in più: il 58% degli intervistati dice infatti di collegarsi più volte al giorno alla rete, mentre solo il 7% non si collega mai.
Perché ci si collega a internet?
C'è molta sete di informazione tra i navigatori italiani. Lo dimostra il fatto che l'82% degli intervistati dica di collegarsi per consultare quotidiani e agenzie di informazione online. Soprattutto maschi: il 90% rispetto al 73% delle donne e prevalentemente nel Nord e Centro Italia. Il 75% degli intervistati del Sud dice di collegarsi a siti di informazione. Tra i principali utilizzi di internet troviamo poi anche la posta elettronica e le mappe (il 90% del campione dice di collegarsi per avere informazioni stradali).
Il web non farà sparire la carta stampata
A fronte di questa crescente attenzione nei confronti delle nuove tecnologie, la maggioranza degli intervistati è convinto che queste non soppianteranno i mezzi tradizionali. Lo dimostra per esempio il fatto che quasi la metà del campione non è interessato alla possibilità di leggere il quotidiano in versione digitale (pdf sfogliabile per esempio) perché preferisce la praticità della lettura su carta, meno stancante per gli occhi. Solo il 32% degli intervistati poi si dice convinto che, con l'avvento delle nuove tecnologie, i quotidiani cartacei saranno sostituiti dalla versione digitale.
La tv resta il principale mezzo di informazione
Nonostante le nuove tecnologie gli italiani continuano a fruire soprattutto dei media tradizionali. In particolare la tv si conferma il principale mezzo di informazione. L'81% degli intervistati dice infatti di guardare un tg tutti i giorni. Solo una quota minima però va a guardarsi l'edizione online del notiziario tv o radio. La percentuale che dice di leggere un quotidiano tutti i giorni è del 39%.
Scetticismo per l'iPad
Si rileva infine un certo scetticismo verso nuovi strumenti, come l'iPad della Apple. Benché la maggioranza conosca lo strumento, il 72% si dice non interessato ad acquistarlo. Soprattutto per il prezzo (il 50% del campione) ma anche perché lo ritiene di scarsa utilità (21%). Tra i motivi che potrebbero spingere all'acquisto del tablet della Apple poi, solo il 34% degli intervistati indica la possibilità di leggere quotidiani elettronici. «Il lancio dell'iPad ha avuto una grossa esposizione mediatica, ma i risultati del nostro sondaggio dimostrano come una buona fetta degli italiani non senta la necessità di questo prodotto» commenta Antonio Noto che ha curato il sondaggio per conto di Ipr Marketing.
 
di Andrea Franceschi