UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Ivrea: sinergia tra locale e nazionale

È vero quel detto: le cose non nascono mai a caso. Prendi il rapporto di collaborazio­ne tra Avvenire e il setti­manale diocesano di I­vrea, il Risveglio popolare, consolidatosi nel tempo.
27 Maggio 2010
È vero quel detto: le cose non nascono mai a caso. Prendi il rapporto di collaborazio­ne tra Avvenire e il setti­manale diocesano di I­vrea, il Risveglio popolare, consolidatosi nel tempo. Questo rapporto è cre­sciuto ben oltre la sempli­ce collaborazione instau­rata in occasione delle Giornate annuali della stampa cattolica. Alcuni esempi? L’8 novembre si celebrava la Giornata del Ringrazia­mento, e la settimana suc­cessiva era stato organiz­zato a Rivarolo Canavese e a Ivrea l’appuntamento nazionale, con seminario di studio e momento celebrativo, prepa­rato dalla Commissione Cei per i Proble­mi sociali e il lavoro, la giustizia e la pa­ce. Le tappe dell’evento sono state ospi­tate dalla diocesi eporediese e seguite da entrambi i giornali creando un lavoro 'in rete' che ha portato da una parte alla va­lorizzazione a livello nazionale di alcuni aspetti della realtà canavesana e dall’al­tra la presenza in diocesi di Avvenire con il suo respiro e la sua attenzione alla realtà nazionale.
La domenica mattina accanto agli stand espo­sitivi del mondo agrico­lo era presente anche u­no spazio dell’informa­zione cattolica allestito insieme dalle due testa­te coordinate dall’Uffi­cio comunicazioni so­ciali. L’esperimento è stato ripetuto a distanza di qualche mese quan­do nel bel mezzo del Carnevale eporediese, i due giornali hanno col­laborato realizzando su Avvenire una pagina de­dicata a Ivrea e alla Chie­sa diocesana mentre il Risveglio apriva una fi­nestra sulle più ampie questioni trattate dal quotidiano dei cat­tolici. Forte l’appello che emerge da questa col­laborazione: occorre assumere, come singoli e come comunità, la responsabi­lità di maturare una mentalità che rico­nosca l’importanza del lavorare insieme. Il servizio dei media cattolici risulta co­sì più qualificato e adatto a coinvolgere i lettori.