UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La Bibbia hi tech appassiona gli studenti

La Bibbia piace ai ragazzi, se e­splorata con le nuove tecnologie: lo dimostrano i dati sulla diffu­sione del progetto 'Bibbia educatio­nal' in 496 scuole medie e superiori di Roma, Milano e Genova, soprattutto statali, raggiungendo in un trien­nio circa 100 mila studenti.
17 Novembre 2009

 La Bibbia piace ai ragazzi, se e­splorata con le nuove tecnologie: lo dimostrano i dati sulla diffu­sione del progetto 'Bibbia educatio­nal' in 496 scuole medie e superiori di Roma, Milano e Genova, soprattutto statali, raggiungendo in un trien­nio circa 100 mila studenti. Numeri snocciolati ieri alla Sala stampa este­ra da Carlo Fuscagni, presidente del­la Fondazione Cor (Comunicazioni, o­pinioni, ricerche), che ha presentato il terzo anno dell’iniziativa ideata dal professor Pasquale Troìa, convinto che la scuola abbia bisogno di «testimoni, professionisti e di ottimi strumenti».
  Agli istituti scolastici vengono inviati gratuitamente 14 dvd con le fiction sui personaggi della Bibbia, realizzati «molto accu­ratamente », ha rilevato Ettore Bernabei, pre­sidente onora­rio della pro­duttrice Lux Vide. I film so­no accompagnati da 14 cd-rom che contengono un sussidio per ap­profondire la conoscenza biblica nei suoi riferimenti storico-geografici, ar­cheologici e artistici, «in una visione interreligiosa e interculturale», ha spiegato Troìa. E di questa prospetti­va dialogica si sente l’urgenza, anche dopo le polemiche per la sentenza del­la Corte europea di Strasburgo sulla presenza del crocifisso nelle aule. «So­lo se si ha un’identità forte si può dia­logare con altre identità forti: il dialo­go si fa nel rispetto reciproco, non a colpi di decreti e di proclami», ha osservato Emmanuele E­manuele, presi­dente della Fondazione Roma-Mediter­raneo che ha finanziato il progetto, «sperando che si diffonda in tutte le scuole italiane, anzi, che divenga eu­ropeo ». Anche il sottosegretario all’Istruzione Giuseppe Pizza ha auspicato una mag­giore capillarità di 'Bibbia educatio­nal': «Mi auguro che venga esportato in tutto il Paese, perché la Bibbia è il patrimonio dell’umanità più impor­tante dal punto di vista religioso, lin­guistico e culturale. Forse il ministero ha fatto troppo poco per sostenere l’i­niziativa », ha confidato il sottosegre­tario, impegnandosi personalmente «perché si passi da un appoggio mo­rale - quello del patrocinio - a un ap­porto propositivo». E sulle polemiche per il crocifisso, Pizza ha definito «as­surda » la posizione espressa da Stra­sburgo.
  La Corte europea dei diritti dell’uomo si è pronunciata con la sua sentenza qualche giorno fa, «quindi tre anni do­po il lancio di Bibbia educational, che si pone come realtà propositiva e non reattiva», ha fatto notare Joaquin Na­varro- Valls, ex direttore della Sala stampa vaticana, ricordando che la Bibbia «è il libro più stampato al mon­do e probabilmente più letto». Un te­sto che parla a cristiani e non, visto che ha suscitato anche «la curiosità delle famiglie di studenti appartenen­ti ad altre religioni», ha fatto notare Fu­scagni. 

(da Avvenire del 17 novembre 2009, pag. 13)