Le dodici diocesi calabresi vogliono provare a parlare con un’unica voce. Anche se, in realtà, avrà tre tonalità: quelle, cioè, delle tre figure che sono state scelte per comporre l’ufficio stampa unico della Conferenza episcopale calabra. I vescovi ne avevano discusso nel corso dell’ultima sessione che li ha visti ritrovarsi a Reggio Calabria, il 3 e 4 febbraio. E poco più di un mese dopo, l’arcivescovo di Cosenza-Bisignano Salvatore Nunnari, che dall’ottobre scorso presiede l’assemblea dei vescovi regionali, ha firmato i decreti di nomina per rendere subito operativa la nuova struttura. «Si tratta sicuramente di un servizio alla gente – ha spiegato Nunnari –, ma la decisione è stata motivata soprattutto dalla volontà di dare un segnale alla Chiesa di Calabria: si devono abbattere i campanilismi e questo lo possiamo ottenere condividendo le notizie».
Un obiettivo fissato sulla traiettoria che è stata indicata da papa Francesco nel messaggio per la Giornata delle comunicazioni sociali che si terrà il 1° giugno: «Comunicare bene – ha scritto il Papa – ci aiuta a essere più vicini e a conoscerci meglio tra di noi, a essere più uniti. I muri che ci dividono possono essere superati solamente se siamo pronti ad ascoltarci e a imparare gli uni dagli altri. Abbiamo bisogno di comporre le differenze attraverso forme di dialogo che ci permettano di crescere nella comprensione e nel rispetto». E la Calabria, ricorda Nunnari, è ricca di differenze: «È lunga la nostra terra – dice l’arcivescovo – ed è fatta di coste e di monti: si tratta di abbattere le distanze e far sì che un evento che avviene in una Chiesa locale possa essere occasione di arricchimento anche per le altre comunità della regione ». È per questo, tra l’altro, che la Conferenza episcopale calabra ha deciso di continuare a puntare sul sito Web Calabria Ecclesia 2000, restando vigili anche per individuare altre strategie comunicative da mettere in campo insieme nel futuro. L’ufficio stampa, intanto, si occuperà di far giungere «alla gente, ai preti e ai laici calabresi il pensiero autentico dei loro vescovi». A comporre il neonato organismo collegiale saranno tre sacerdoti, Giovanni Scarpino, Enzo Gabrieli e Filippo Curatola, in rappresentanza delle tre metropolìe. Ognuno di loro ha un ruolo di rilievo nell’organo di stampa della propria diocesi: don Giovanni Scarpino è responsabile del periodico Comunità nuova di Catanzaro-Squillace; don Enzo Gabrieli dirige Parola di Vita di Cosenza-Bisignano, monsignor Filippo Curatola è alla guida dell’Avvenire di Calabria che raccoglie le notizie dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova e delle suffraganee Locri-Gerace e Oppido Mamertina-Palmi.
Il loro, ha detto ancora Nunnari, sarà un servizio alla comunione. «Senza comunicazione – ha spiegato – non c’è comunione. E noi dobbiamo sempre ricordare che non possono esistere Chiese in competizione, mentre ci deve essere una santa e fraterna emulazione». Si tratta di rimboccarsi le maniche insieme, specie in una terra come la Calabria, irta di difficoltà nel suo cammino quotidiano: «Dobbiamo essere convinti – conclude il presidente della Conferenza episcopale regionale – che la nostra terra assieme alle povertà vecchie e nuove ha tanta ricchezza: una corretta comunicazione all’interno delle realtà ecclesiali serve certamente a farla emergere e a moltiplicarla».