UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La domenica di Vigevano con Avvenire

Avvenire ha raggiunto una larga cer­chia dei fedeli della diocesi di Vige­vano, grazie all’appuntamento an­nuale con la Giornata del quotidiano catto­lico: sono state distribuite nelle parrocchie della diocesi circa 1300 copie aggiuntive, ri­spetto a quelle che già abitualmente vengo­no diffuse sul territorio della Lomellina.
28 Ottobre 2009

Avvenire ha raggiunto una larga cer­chia dei fedeli della diocesi di Vige­vano, grazie all’appuntamento an­nuale con la Giornata del quotidiano catto­lico: sono state distribuite nelle parrocchie della diocesi circa 1300 copie aggiuntive, ri­spetto a quelle che già abitualmente vengo­no diffuse sul territorio della Lomellina. Un modo per far conoscere il giornale, il suo spirito, la sua filosofia a un numero cre­scente di persone: la realtà della diocesi i­noltre è stata raccontata con una pagina rea­lizzata ad hoc dall’Ufficio comunicazioni so­ciali.
  La pagina ha evidenziato alcuni fatti che hanno caratterizzato l’ultimo anno a livello locale, che hanno trovato una vetrina im­portante anche sul giornale, che raggiunge in modo capillare tutto il territorio italiano. Così, oltre ai temi nazionali, è stato dato ri­salto al problema della cura degli edifici sto­rici diocesani, chiese, abbazie, oratori, case parrocchiali. Ma si è potuto anche leggere dell’ostensione del corpo del beato France­sco Pianzola, che è tornato alla venerazio­ne dei fedeli a oltre 65 anni dalla sua morte, oltre che del conferimento al vescovo di Vi­gevano, monsignor Baggini, del mantello del consorzio dei Santi Crispino e Crispiniano. Il compito della distribuzione all’inizio e al termine delle funzioni della domenica è sta­to affidato ai volontari, mobilitati dai parroci che in alcuni casi hanno chiesto ai fedeli di servirsi da soli. Un sistema che consente di far conoscere anche in una quarantina del­le principali parrocchie, da Vigevano a Mor­tara, da Cassolnovo a Mede, la realtà di un giornale che, come ha affermato un parro­co, non è il Vangelo ma è un modo per co­noscere e interpretare la realtà con occhi di­versi.

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