UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La forza del linguaggio simbolico

“Il linguaggio simbolico è il più adeguato per ritrovare oggi una capacità di interlocuzione con la gente che non è affatto stanca del Vangelo, ma anzi è in attesa di una parola.” Lo ha ricordato mons. Pompili nel corso dei suoi "12 minuti 12", durante l'appuntamento formativo del Copercom di venerdì 21 novembre. Papa Francesco, ha aggiunto, ci indica la via.
21 Novembre 2014

Venerdì 21 novembre mons. Domenico Pompili, direttore dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali, è intervenuto al consueto appuntamento formativo del Copercom con i suoi "12 minuti 12". Nel corso della sua riflessione, di cui in allegato è disponibile il testo, prendendo lo spunto dal Vangelo del giorno ha ricordato che “il linguaggio simbolico è il più adeguato per ritrovare oggi una capacità di interlocuzione con la gente che non è affatto stanca del Vangelo, ma anzi è in attesa di una parola, ma spesso si arresta difronte ad un linguaggio che rischia di apparire astruso e lontano.”
"Chi ci sta guidando verso una forma più piana e familiare di comunicare - ha aggiunto - è papa Francesco che da taluni viene per questo deprezzato. Si pensa che il suo parlare  legato ad immagini si presti a strumentalizzazioni e non abbia la precisione scientifica di asserzioni chiare e distinte. Ma la forza della sua comunicazione sta proprio nella capacità rotonda di dire le cose come stanno, avvalendosi della sapienza popolare."