Una riflessione che rispecchia a pieno l’essenza del pellegrinaggio verso Roma. «Per chi ha percorso il cammino di Santiago, trovarsi sulla Francigena rappresenta un cambiamento radicale». Ma i veri pellegrini, quelli che hanno imparato a camminare, rimangono affascinati dalla bellezza e dalla autenticità dell’itinerario. Qua, infatti, non ci sono folle oceaniche, anzi capita anche di fare chilometri e chilometri senza incontrare nessuno.
Va, comunque, detto che le presenze registrate negli ospitali, negli ultimi anni, sono state in costante aumento: ma, nonostante ciò, secondo il presidente dell’ Ad Limina Petri , «ancora molto vi è da lavorare nell’accompagnare spiritualmente quei pellegrini». «Da parte delle istituzioni civili che hanno la delega sulle infrastrutture della “circolazione leggera” c’è bisogno di maggiori messe in opera per la sicurezza dei pellegrini lungo il percorso, spesso soffocato – ha proseguito don Poeta –, tra strade statali, autostrade e traffico automobilistico. Da parte delle istituzioni ecclesiali, parrocchie, diocesi, ordini religiosi, confraternite, movimenti, invece, c’è bisogno di un maggior investimento di risorse umane lungo la via per far rinascere l’accoglienza negli ospitali come esperienza pastorale vera e propria». E l’approdo nel mondo del web dell’associazione Ad Limina Petri rappresenta un passo in avanti in quest’azione di accompagnamento pastorale fornito ai pellegrini che, attraverso il sito www.adliminapetri.org, «possono avere un referente ecclesiale con cui interloquire. Possono preparare il loro pellegrinaggio sapendo dove ritirare la carta credenziale, dove ritirare il testimonium all’arrivo a Roma e soprattutto possono sapere dove e come essere accolti ». Dalla Valle d’Aosta al Lazio, sono stati catalogati - uno ad uno - oltre duecento ospitali, scelti accuratamente non solo per la loro capacità «fisica» di accogliere interi gruppi di pellegrini, ma anche e soprattutto per il tipo di ospitalità offerta, improntata cioè sull’accoglienza cristiana. «Da un punto di vista spirituale, la persona di Cristo si fa presente sia nell’avventore che viene accolto con un gesto di misericordia corporale ( Mt 25,35 : “ero straniero e mi avete ospitato”), sia nella persona che accoglie ad immagine di Cristo che accoglie le folle come buon pastore e fa in modo che non manchi loro il cibo ed il necessario per vivere dignitosamente».
Dall’ospitalità, si passa ai documenti ufficiali, con la carta credenziale (essenziale appunto per camminare e chiedere ospitalità) e il testimonium ( la pergamena che attesta l’arrivo a Roma). In entrambi i casi però - per una precisa scelta dei responsabili dell’Alp - non è possibile entrarne in possesso, scaricandoli direttamente dal sito internet. Mentre il testimonium verrà consegnato solo ed esclusivamente a pellegrinaggio concluso; la carta credenziale verrà consegnata di persona ai pellegrini da alcuni incaricati dell’associazione e soltanto nei luoghi prestabiliti. Insomma se l’apporto delle nuove tecnologie è fondamentale, ancor di più lo è quella dimensione dell’incontro che contraddistingue tutti i pellegrinaggi.