UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La parrocchia comunica

Se il Vangelo è comunicazione, allora la parrocchia deve essere capace di dialogare efficacemente con tutti gli strumenti del nostro tempo. Di più, «la comunicazione per noi non è la carta bella con cui si impacchetta l’oggetto, ma è costitutiva e strutturale della fede della vita cristiana – ha riflettuto l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola nel videomessaggio ai partecipanti al corso 'La parrocchia comunica' –.
31 Marzo 2015

Se il Vangelo è comunicazione, allora la parrocchia deve essere capace di dialogare efficacemente con tutti gli strumenti del nostro tempo. Di più, «la comunicazione per noi non è la carta bella con cui si impacchetta l’oggetto, ma è costitutiva e strutturale della fede della vita cristiana – ha riflettuto l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola nel videomessaggio ai partecipanti al corso 'La parrocchia comunica' –. Se Dio è venuto nella storia e ha voluto conversare con gli uomini, vuol dire che la sostanza stessa del cristianesimo che è incarnazione vuol essere permanente e stabile comunione, comunicazione di Dio con l’uomo». Facendo propria questa riflessione, l’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi di Milano ha promosso un corso rivolto alle 1.107 parrocchie ambrosiane perché affinino gli strumenti comunicativi per portare il Vangelo nella vita reale e digitale, oramai interconnesse.
«La parrocchia comunica» – è il titolo del corso– ha coinvolto 162 partecipanti in lezioni che si sono tenute ogni sabato all’Università Cattolica dal 7 al 28 marzo non solo su come stendere un progetto di comunicazione e come dotarsi di uno stile comunicativo originale e in sintonia con la missione spirituale della parrocchia, ma anche su come curarne l’immagine coordinata, come parlare i linguaggi dei social media e come affrontare i momenti critici. A settembre un secondo modulo, pratico, con incontri e momenti formativi anche all’interno della redazione milanese di Avvenire.
L’obiettivo del corso è «formare dei responsabili della comunicazione che ricevendo un mandato dalle proprie comunità siano pronti a gestire la comunicazione interna delle parrocchie attraverso un sito Internet e un bollettino – spiega don Davide Milani, responsabile della comunicazione diocesana e portavoce dell’arcivescovo – ma anche capaci di relazionarsi con i giornali locali, o di gestire le crisi comunicative che possono capitare». «Parlare della propria parrocchia – ha proseguito don Milani – significa farlo in rapporto a quanto accade nella vita della propria diocesi e della Chiesa mondiale, utilizzando quel racconto della vita della Chiesa che già alcuni mezzi di informazione, come Avvenire, realizzano in modo autorevole». Condivisione di esperienze di fede e contenuti, ma anche attenzione a un’informazione troppo autoreferenziale: non basta, secondo don Milani, rivolgersi a chi vive l’esperienza della comunità cristiana. «Dobbiamo guardare anche a chi è lontano da Cristo ma vive in quel territorio» per proporre anche a loro una chiave di lettura sul mondo ancorata ai valori cristiani, e capace di avvicinare a un cammino di fede.

(Nella pagina in allegato anche 6 interessanti testimonianze personali...)