UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La riflessione delle Chiese toscane a cinque anni dal Convegno ecclesiale

Nella mensa Caritas di piazza Santissima Annunziata, le Chiese della Toscana hanno presentato il volume dal titolo «Umiltà, disinteresse, beatitudine. Un vocabolario per ricostruire il futuro».
17 Dicembre 2020

Nello stesso luogo, la mensa Caritas di piazza Santissima Annunziata, in cui Papa Francesco si fermò a pranzo durante la sua visita a Firenze cinque anni fa, le Chiese della Toscana hanno presentato il volume dal titolo «Umiltà, disinteresse, beatitudine. Un vocabolario per ricostruire il futuro».

Il libro raccoglie gli atti della giornata di studi che si svolse alla Facoltà Teologica dell'Italia centrale nel 2019: tra i vari testi, il saluto del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, e le relazioni del teologo Christoph Theobald e del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, oltre agli approfondimenti di Basilio Petrà e Adriano Fabris.

«Questa iniziativa – ha spiegato il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze e presidente della Conferenza episcopale toscana (a destra nella foto) – ha permesso alle Chiese toscane di essere obbedienti alla consegna di Papa Francesco, che nel suo Discorso alla Chiesa fiorentina aveva invitato a rileggere, in modo sinodale, Evangelii Gaudium e ad attuarne le indicazioni». Partendo dalle parole del Papa, ha sottolineato Betori, i testi raccolti in questo libro quindi offrono «un incrocio tra il pensiero teologico e l’esperienza storica, un dialogo tra il Vangelo e la vita, tra la parola di Dio e le parole degli uomini, superando gli scontri ideologici».

Il Convegno ecclesiale di Firenze, ha aggiunto ancora l’arcivescovo, «ha posto buoni semi nella coscienza ecclesiale: c’è però un lavoro da fare per dissodare il terreno, perché questi semi possano germogliare. Quando parla ai vescovi, il Papa è ritornato più di una volta sull’invito a trarre linfa dal Discorso alla Chiesa italiana fatto a Firenze: è quello che stiamo cercando di fare».

La presentazione del libro precede altre iniziative già in programma: «C’è già un progetto per la prossima tappa di questo percorso. Perché non si tratta di fare eventi ma di avviare percorsi, e noi il percorso lo abbiamo individuato».

Alla presentazione sono intervenuti anche mons. Riccardo Fontana (a sinistra nella foto), Arcivescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e Delegato della CET per la cultura e le comunicazioni sociali, e i curatori del libro, don Alessandro Andreini e dom Matteo Ferrari, monaco di Camaldoli.

«Offriamo questo libro come dono al Papa, nel giorno del suo compleanno» ha affermato Fontana, chiedendo proprio al cardinale Betori di consegnarne una copia al Santo Padre. «Il Papa è venuto in Toscana, noi lo abbiamo ascoltato e gli abbiamo dato retta» ha affermato l’arcivescovo, che ha ricordato il lavoro sul territorio che ha preceduto il convegno, che ha coinvolto i delegati di tutte le diocesi toscane, attraverso un ricco percorso di incontri e riflessioni condivise.

A dare il titolo al libro, tre parole che il Papa indicò come i tratti proposti alla Chiesa per la costruzione di un nuovo umanesimo fondato in Cristo: umiltà, disinteresse, beatitudine.  «Un vocabolario – ha affermato don Andreini – che può aiutarci a focalizzare la vera identità cristiana, il modo in cui come cristiani dobbiamo abitare il mondo». Secondo dom Ferrari, monaco camaldolese, «queste parole ci aiutano anche a leggere il tempo che stiamo vivendo. L’umiltà ci aiuta ad accogliere la nostra realtà umana nella sua fragilità, il disinteresse lo abbiamo visto nelle tante persone che si spendono per la cura degli altri, la beatitudine va annunciata in questo tempo difficile ricordando che c’è una felicità che va oltre la realtà terrena».

Il volume (Edizioni Toscana Oggi, 148 pagine, euro 14,90) può essere acquistato in libreria oppure richiesto scrivendo a abbonamenti@toscanaoggi.it