UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La televisione contribuisce a diffondere una cultura della violenza?

Franco Mugerli, presidente del Copercom (coordinamento di 25 associazioni per la comunicazione) commenta i dati presentati dal Comitato “Tv e minori” sulla violenza che appare in tv, non solo nei film e nella fiction ma anche nei tg e in fascia protetta.
20 Febbraio 2008

“E’ come se si fosse rotto un argine e non ci si rendesse più conto degli effetti deleteri che la violenza può avere sulla vita di chi è all’ascolto”. Con queste parole Franco Mugerli, presidente del Copercom (coordinamento di 25 associazioni per la comunicazione) commenta i dati presentati dal Comitato “Tv e minori” sulla violenza che appare in tv, non solo nei film e nella fiction ma anche nei tg e in fascia protetta. “Da un lato – sottolinea Mugerli al Servizio informazioni religiose - si è sempre più sensibili alla tutela dei minori dall’altro anche a vedere i dati del Comitato, c’è una ondata continua di violenza anche in momenti insospettabili della giornata e in programmi a cui normalmente si dà fiducia con promo e spot che sfuggono al controllo”. “Mi chiedo – aggiunge Mugerli - se la televisione non stia contribuendo a diffondere soprattutto nelle giovani generazioni una cultura di violenza. Non fanno quasi ormai più eccezione nemmeno i cartoni animati alcuni dei quali sono stati sanzionati dal Comitato. Ce ne sono infatti alcuni (per lo più prodotti all’estero) che non solo sono violentissimi ma anche con contenuti preoccupanti e di cattivo gusto che passano in modo pervasivo e invisibile. In altre indagini i genitori si dicono preoccupati e attenti a controllare la visione della tv da parte dei figli. Molto spesso però non si hanno gli strumenti necessari per valutare il prodotto”.