UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La vita è… 6.000 volte buona!

Per seimila volte la campagna del Copercom che ha messo al centro “la vita buona” ha attirato l’attenzione su YouTube, il social network delle immagini. Duemila visualizzazioni per il video che ha per protagonista il poeta Davide Rondoni, le altre quattromila per i video dei giovani che hanno risposto all’appello.
9 Novembre 2012
Seimila volte “la vita è buona…”. Per seimila volte la campagna del Copercom che ha messo al centro “la vita buona” ha attirato l’attenzione su YouTube, il social network delle immagini. Per oltre duemila volte è stato visualizzato il video che ha per protagonista il poeta Davide Rondoni che ha invitato “ragazze e ragazzi a raccontare la vostra vita buona, il buono della vita”. Le altre quattromila visualizzazioni se le sono guadagnate i video dei giovani che hanno risposto all’appello del poeta, con i loro volti (fantastici) e le loro parole (sempre originali e fresche). Anche la presenza del Copercom su Facebook sta dando segnali significativi e induce all’ottimismo. La campagna fa parlare, e tanti amici vecchi e nuovi si spingono anche al fatidico “Mi piace”.

 
In tanti hanno già risposto (quasi un video al giorno) in questo primo mese di campagna, partita il 4 ottobre e destinata a proseguire sino a quando sarà vivo l’interesse soprattutto dei giovani e delle associazioni aderenti al Copercom.
Nei prossimi giorni arriveranno all’indirizzo dedicato lavitabuona@copercom.it un bel numero di video-testimonianze, grazie anche alla collaborazione di alcune realtà di base, interessate alla dimensione educativa di questa campagna che vuole aiutare i giovani a interrogarsi sul buono della loro vita. Un’iniziativa tanto più importante in un momento in cui i giovani italiani sono sotto pressione, accerchiati da un diffuso pessimismo che li rende ancor più deboli nei confronti di una realtà socio-economica oggettivamente avara nei loro confronti. Con “la vita è buona…” il Copercom vuol aiutare i giovani a trovare dentro di sé le ragioni della speranza. Il futuro è nelle loro mani, ma non devono sentirsi soli in questa impresa.
Alla campagna partecipano tanti giovani, credenti e non credenti. Ai credenti non sfugge il nesso tra la vita buona e il Vangelo, a dimostrazione che l’annuncio investe direttamente la dimensione antropologica. Ma altrettanto bello è lo sforzo dei non credenti nella ricerca di senso sulla loro vita. Il Copercom è felice di aver offerto, alla vita buona, un’occasione per farsi largo nel discorso pubblico.