UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La Voce dei Berici intervista Parolin

Nell'ultimo numero del settimanale diocesano di Vicenza, "La Voce dei Berici", intervista a mons. Pietro Parolin, nuovo Segretario di Stato Vaticano a firma di Romina Gobbo.
 
9 Settembre 2013
Nell'ultimo numero del settimanale diocesano di Vicenza, "La Voce dei Berici", intervista a mons. Pietro Parolin, nuovo Segretario di Stato Vaticano a firma di Romina Gobbo.

 
Ancora una volta papa Francesco ha alzato la cornetta. Questa volta, però, non per esprimere vicinanza e solidarietà a chi chiede il suo aiuto. Questa volta è stato lui a chiedere aiuto. Destinatario della chiamata, mons. Pietro Parolin, nunzio in Venezuela. «Mi dai una mano?» «Come potevo dire di no a papa Francesco?» E così il sacerdote vicentino, da tempo ormai impegnato nella Nunziatura Vaticana, con incarichi di grande prestigio, in varie parti del mondo, ha accettare di servire la Chiesa come nuovo segretario di Stato Vaticano, ovvero il braccio operativo del Papa. Lo racconta lo stesso mons. Parolin alla giornalista Romina Gobbo de "La Voce dei Berici".
«È una persona di una semplicità disarmante - dice Romina -. Me l'avevano detto tutti quanti lo conoscono o hanno avuto modo di conoscerlo in passato. Ma parlargli è stata una grande emozione. Ha esordito chiedendomi come sto, in perfetto stile papa Francesco. Mi hanno colpito la sua pacatezza e la sua modestia. Non ci potevo credere mentre mi diceva che si considera un uomo di media capacità. Alla mia domanda: Ma come? Se tutti dicono che lei ha una grandissima preparazione professionale e che la scelta del Pontefice non poteva essere più azzeccata. Mi ha risposto: “C'è l'immagine che uno ha di sé stesso e quella che gli altri hanno di lui”. Poi però la rivelazione: “Faccio quello che posso ma lo faccio sempre col cuore. E ancora una volta si schernisce: spero di non sembrare troppo presuntuoso”».