UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

L'accusa dei dipendenti:
“BBC anticristiana”

Il «Daily Mail» svela i dati di una ricerca effettuata su 4500 persone, molte delle quali assunte dall’ente pubblico inglese. Da mesi l’azienda è al centro di dibattiti per il modo in cui rappresenta cattolici e protestanti.
3 Giugno 2011
La Bbc è anti-cristiana e non riflette la realtà. Lo sostiene una consultazione condotta dalla stessa British Broadca­sting Corporation su 4500 persone tra cui membri del suo staff. Secondo la maggio­ranza degli intervistati, infatti, i cristiani sa­rebbero trattati molto male dalla televisio­ne di stato britannica che li dipinge come «deboli» e «bigotti». Non solo, dal risultato dell’indagine è saltata all’occhio l’opinione ricorrente che le altre religioni sarebbero meglio rappresentate nei programmi no­nostante il cristianesimo sia la religione del­la maggioranza in Gran Bretagna. Si legge nelle conclusioni della ricerca dal titolo Di­versity Strategy: «In termini religiosi, sono molti quelli che percepi­scono la Bbc come anti-cri­stiana e che credono che rappresenti male la Cristia­nità ». Un partecipante al sondaggio ha commentato: «Come cristiano credo che la Bbc non rappresenti la mia fede accuratamente e che spesso la rappresenti in maniera sbagliata usando stereotipi denigratori e scorretti».

 
Non è la prima volta che la Bbc viene accusata di non tenere particolarmente a cuore i cristiani. L’anno scorso fu tacciata di anti-cristianesimo per come aveva, nella soap-opera Eastenders, dipinto un «pasto­re assassino ossessionato dalla Bibbia». E recentemente la tv di stato non si è curata delle proteste delle associazioni religiose e pro-life, sentendosi accusare di essere pro­eutanasia, che le hanno chiesto di non man­dare in onda due documentari, uno tra­smesso recentemente e uno alla fine di lu­glio, che mostrano la 'morte in diretta' di due persone, quella di un malato di cancro che si spegne naturalmente e quella di un altro malato terminale che si fa aiutare a morire, usando il suicidio assistito, nella cli­nica svizzera Dignitas. E non rassicura, co­me espresso, qualche tempo fa anche da un portavoce della Chiesa Anglicana, il fatto che sia un musulmano ora il responsabile della programmazione religiosa della tele­visione di Stato. La scelta di Aaqil Ahmed, che ha già rico­perto lo stesso ruolo per l’emittente Chan­nel Four e che in passato ha sollevato criti­che per aver trasmesso documentari pale­semente a favore dell’Islam e poco rispet­tosi della fede cristiana, ha infatti dimo­strato di essere controversa. Già lo scorso marzo il leader degli anglicani, l’arcivesco­vo di Canterbury Rowan Williams, si era in­contrato con il direttore della Bbc Mark Thompson per discutere la programma­zione religiosa dell’emittente e assicurarsi che questa non penalizzasse i suoi fedeli. E anche per il vescovo anglicano di Manche­­ster, Nigel McCulloch, la nomina di Ahmed sarebbe giunta «in un momento in cui la programmazione religiosa della Bbc ha cau­sato dello sconcerto». «Bisogna fare atten­zione – ha detto – a non sottovalutare l’im­portanza dei nostri valori religiosi».