UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

L'Aquila, animatori in pista

A settembre è tornata la pagina mensile della diocesi de L'Aquila all'interno dell'edizione domenicale del quotidiano Avvenire.
7 Ottobre 2009

 A settembre è tornata la pagina mensile della diocesi de L'Aquila all'interno dell'edizione domenicale del quotidiano Avvenire. Il 'nostro' quotidiano, il giornale di ispirazione cattolica, come ben si sa, è stato colpito di recente, nella persona del suo direttore, da un inqualificabile attacco da parte del direttore di un altro giornale. Avvenire non si è fatto intimidire e, con grande dignità, continua con professionalità nel suo impegno al servizio della Chiesa e della città. Ora più che mai dobbiamo rafforzare il sostegno al nostro quotidiano che negli ultimi anni, con altri media cattolici, è stato in Italia una voce libera e responsabile. «Sfido chiunque – affermava l'arcivescovo Giuseppe Molinari sulla prima pagina diocesana pubblicata su Avvenire il 16 settembre 2007 – a trovare un solo quotidiano (anche tra i più famosi a livello nazionale) che sappia riportare fatti ecclesiali, sociali e politici con l'onestà, l'obiettività, il rispetto, la competenza, la professionalità e soprattutto il rispetto della verità come avviene per Avvenire. Avvenire è la lettura attenta, esauriente, precisa, non di parte e, soprattutto, illuminata dalla luce della fede, che si raccomanda a tutti, in particolar modo ai cattolici e soprattutto a chi ha responsabilità nel campo della famiglia, della scuola, della politica, della cultura, della giustizia, dell'amministrazione pubblica». La pagina diocesana si integra molto bene con il periodico diocesano Vola, raggiungendo il duplice obiettivo di una Chiesa che comunica nel territorio e porta al territorio la voce della Chiesa italiana e universale. In questo contesto s'inserisce anche l'agenzia di informazione religiosa Sir che sta accompagnando i passi, sempre più spediti, di Vola.
 Con la pagina diocesana di Avvenire riprendiamo dunque il filo che ci unisce a in giornale la cui lettura è imprescindibile per un cattolico che vuole stare con competenza, dignità e rispetto nel confronto culturale, sociale e politico. Non si tratta di fare pubblicità a un prodotto da consumare, ma indicare uno strumento prezioso per la crescita personale e comunitaria. Anche sulle fragili strade della carta stampata o di Internet, corre il magistero e il pensiero della Chiesa, corre la riflessione dei cattolici sulle grandi questioni del nostro tempo. Tocca a noi valorizzare questi strumenti che ci aiutano a uscire dall'eclissi della coscienza, a leggere la presenza di Dio nella cronaca, a dire al mondo le ragioni della speranza che è in noi. E questo «dire le ragioni della speranza» a L'Aquila ha un significato davvero grande.

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