UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

L'esperienza di don Alfonso

Per don Alfonso d’Errico, parroco a Grumo Nevano , provincia di Napoli, diocesi di Aversa, diffon­dere la stampa cattolica è «un modo semplice per avvicinare tutte le perso­ne, di ogni età e soprattutto chi è più lon­tano dalla Chiesa, socializzare, trasmet­tere i valori cristiani».
8 Luglio 2014

Per don Alfonso d’Errico, parroco a Grumo Nevano , provincia di Napoli, diocesi di Aversa, diffon­dere la stampa cattolica è «un modo semplice per avvicinare tutte le perso­ne, di ogni età e soprattutto chi è più lon­tano dalla Chiesa, socializzare, trasmet­tere i valori cristiani». Instancabile pro­motore di Avvenire e dei periodici cattolici, «indispensabile lettu­ra – annota – per cre­scere e pensare da buoni cristiani» don Alfonso d’Errico gira per le strade, entra nelle case: sul cuore l’astuccio con le Sante Particole, sul braccio i giornali cat­tolici, da offrire, da distribuire. Non di­menticando di avere insegnato lettere per molti anni, indica anche gli articoli da leggere subito o avvia discussioni o­vunque capita coinvolgendo chiunque: «Un modo per far pensare e far girare le idee» dice. Testimone della gioia evan­gelica, il suo sorriso tranquillizza, dà fi­ducia. Il 28 giugno la comunità ha fe­steggiato i suoi 50 anni di sacerdozio. Traguardo importante per un uomo di Dio, anni trascorsi tenendo fede al suo ministero di ascoltare, dare conforto, es­sere guida. D’Errico è nato a Grumo Ne­vano il 24 maggio 1939 da Gabriele e Te­resa Marrazzo e in famiglia ha respirato la fede cattolica. Ordinato presbitero il 28 giugno 1964 da monsignor Antonio Cece, vescovo di Aversa, è parroco della Basilica pontificia di san Tammaro ve­scovo in Grumo Nevano dal 1° gennaio 1975. L’ansia missionaria lo ha portato in diversi luoghi del mondo. Con gene­rosità, aiutato dal popolo grumese, so­stiene le opere missionarie facendo co­struire chiese e scuole; sostenendo il la­voro dei catechisti in Bolivia e in Perù; promuovendo borse di studio gli aspi­ranti sacerdoti. Sempre accompagnato dalla stampa cattolica.