Per don Alfonso d’Errico, parroco a Grumo Nevano , provincia di Napoli, diocesi di Aversa, diffondere la stampa cattolica è «un modo semplice per avvicinare tutte le persone, di ogni età e soprattutto chi è più lontano dalla Chiesa, socializzare, trasmettere i valori cristiani». Instancabile promotore di Avvenire e dei periodici cattolici, «indispensabile lettura – annota – per crescere e pensare da buoni cristiani» don Alfonso d’Errico gira per le strade, entra nelle case: sul cuore l’astuccio con le Sante Particole, sul braccio i giornali cattolici, da offrire, da distribuire. Non dimenticando di avere insegnato lettere per molti anni, indica anche gli articoli da leggere subito o avvia discussioni ovunque capita coinvolgendo chiunque: «Un modo per far pensare e far girare le idee» dice. Testimone della gioia evangelica, il suo sorriso tranquillizza, dà fiducia. Il 28 giugno la comunità ha festeggiato i suoi 50 anni di sacerdozio. Traguardo importante per un uomo di Dio, anni trascorsi tenendo fede al suo ministero di ascoltare, dare conforto, essere guida. D’Errico è nato a Grumo Nevano il 24 maggio 1939 da Gabriele e Teresa Marrazzo e in famiglia ha respirato la fede cattolica. Ordinato presbitero il 28 giugno 1964 da monsignor Antonio Cece, vescovo di Aversa, è parroco della Basilica pontificia di san Tammaro vescovo in Grumo Nevano dal 1° gennaio 1975. L’ansia missionaria lo ha portato in diversi luoghi del mondo. Con generosità, aiutato dal popolo grumese, sostiene le opere missionarie facendo costruire chiese e scuole; sostenendo il lavoro dei catechisti in Bolivia e in Perù; promuovendo borse di studio gli aspiranti sacerdoti. Sempre accompagnato dalla stampa cattolica.