Lettori più attenti. Per Orlando Paladino, referente dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti per il progetto Lia, “il punto di forza dell’iniziativa è quello di offrire i volumi immediatamente”. Da un’indagine di mercato realizzata dall’Aie con il supporto dell’Unione italiana ciechi e dell’Università degli studi di Milano Bicocca, è emerso che le persone non vedenti leggono di media un numero di libri superiore rispetto al resto della popolazione: “I ciechi sono lettori più attenti, frequenti e interessati anche alla qualità. Tutto ciò – spiega Orlando Paladino a Riccardo Benotti per il Sir - deriva dal fatto che, quando una cosa non la si può fare, si è invogliati molto di più a farla. È una conquista continua quella di poter leggere, di poter accedere alla cultura e all’informazione”. Gli sforzi del progetto Lia sono quindi concentrati a “promuovere presso tutta la filiera editoriale l’attenzione verso l’accessibilità, mettendo in atto un modello per la produzione, catalogazione e distribuzione dei titoli accessibili che mira ad integrarsi il più possibile con gli attuali flussi produttivi e distributivi della filiera editoriale tradizionale”; inoltre, sottolineano i promotori, la volontà è quella di “creare una libreria online che consenta ai non vedenti e agli ipovedenti di consultare il catalogo dei titoli accessibili e di acquistarli attraverso gli store online aderenti” garantendo che “le informazioni bibliografiche dei titoli accessibili siano presenti nelle principali librerie online, grazie all’utilizzo di specifici metadati e alla loro integrazione nel catalogo dei libri in commercio”. Per rendere la fruizione più agevole, a tutti i titoli accessibili sarà assegnato un particolare bollino Lia che li renderà riconoscibili all’interno dei canali distributivi utilizzati per gli ebook.
Movimento di opinione. “Il problema principale è stato quello di rendere compatibili i diversi software utilizzati dagli editori, non accessibili con i normali sistemi utilizzati dai ciechi. Alla fine – precisa Paladino - è stato scelto il formato Epub, che consente la lettura da parte dei lettori di e-book più diffusi. Mentre una volta i sintetizzatori vocali erano arcaici e artefatti come qualità vocale, oggi la dizione risulta più scorrevole”. Il progetto Lia sta fornendo a tutti gli editori interessati ad aderire all’iniziativa la formazione e il supporto necessari per la creazione di e-book che siano anche accessibili. Al contempo, sono in corso anche una serie di attività di formazione e informazione, con l’Unione italiana ciechi e ipovedenti, rivolte alle persone non vedenti e ipovedenti, ai loro familiari, agli operatori, agli insegnanti di sostegno e ai tutor. Tali attività hanno come obiettivo principale quello di fornire informazioni, man mano aggiornate, utili per conoscere e approfondire le potenzialità offerte in termini di accessibilità dalle tecnologie digitali, dagli e-book e dai nuovi strumenti di lettura quali e-reader, tablet, smartphone e software di lettura. “Grazie all’impegno dell’Aie, che tiene rapporti anche con numerosi editori stranieri, l’iniziativa si va estendendo. Basti pensare – conclude Paladino - al riscontro suscitato tra gli editori americani in un recente convengo a New York o al seguito avuto al Salone del Libro di Francoforte. Il progetto sta suscitando un movimento di opinione diretto a rendere possibile questo tipo di fruizione, non soltanto in Italia”.