Il fenomeno della comunicazione oggi suggerisce e provoca gli educatori, i politici e gli operatori dell’informazione e dello spettacolo e la stessa comunità ecclesiale a riflettere sull’importanza di questo settore della vita sociale, oltre che a ripensare i propri atteggiamenti e comportamenti in proposito. Questi alcuni degli obiettivi che si pone il Convegno regionale sull’informazione che si terrà in Umbria dal titolo “Cercare la verità per condividerla”. Si terrà al Sangallo Palace Hotel (Piazza Partigiani, Perugia) dal 13 al 15 novembre 2008 ed è promosso dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana e dall’Ufficio comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Umbra in collaborazione con il dipartimento di istituzioni e società dell’Università degli studi di Perugia, l’Ordine dei giornalisti dell’Umbria con il patrocinio dei Comuni umbri sede di Diocesi. “Saranno presentati scenari e prospettive della comunicazione in un mondo divenuto globale, per poi planare sulla realtà dell’Umbria per comprendere se vi è protagonismo dei media e di quali media, per scoprire la qualità ed efficacia della loro azione e se, contemporaneamente o alternativamente, abbiamo da parte degli operatori in generale una sincera ricerca della verità dei fatti, per condividerne la conoscenza e scambiarsi costruttivamente la valutazione” spiega monsignor Elio Bromuri, incaricato regionale per le comunicazioni sociali della regione ecclesiastica umbra. In modo particolare si vorrà portare l’attenzione sull’informazione religiosa, attraverso la lettura dei dati di un’indagine sul modo in cui avviene la comunicazione del fatto religioso nelle pagine dei quotidiani locali. Una piccola indagine che servirà a sviluppare da parte di esperti nel settore considerazioni e indicazioni per il futuro. Il convegno è residenziale e comporta la partecipazione di persone particolarmente preparate e motivate, provenienti dalle città dell’Umbria, che avranno modo nei gruppi di lavoro di proporre idee e programmi destinati a far crescere il livello di sensibilità e di impegno per il settore dell’informazione e comunicazione, in modo da favorire una crescita positiva per tutto il clima culturale della regione, investendo idee e risorse. Tra i numerosi obiettivi del convegno quello di “puntare alla valorizzazione della risorsa prima, quella umana e professionale, attraverso la presentazione di ipotesi di corsi formativi e di figure operative alla base delle comunità che svolgano il ruolo di animatore della comunicazione e della cultura”.