UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

L'invito di mons. Bromuri per il 25 gennaio

«Quest’anno abbiamo un motivo in più per incontrare mons. Gualtiero Bassetti, che sarà creato cardinale il prossimo 22 febbraio nel Concistoro indetto da Papa Francesco». Ad evidenziarlo è mons. Elio Bromuri, direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali, nel suo invito rivolto agli operatori dei media perugini per l’incontro con mons. Bassetti in occasione della festa di san Francesco di Sales patrono dei giornalisti, che a Perugia si terrà sabato 25 gennaio, alle ore 11.30, presso l’arcivescovado (piazza IV Novembre, 6).
24 Gennaio 2014

«Quest’anno abbiamo un motivo in più per incontrare mons. Gualtiero Bassetti, che sarà creato cardinale il prossimo 22 febbraio nel Concistoro indetto da Papa Francesco». Ad evidenziarlo è mons. Elio Bromuri, direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali, nel suo invito rivolto agli operatori dei media perugini per l’incontro con mons. Bassetti in occasione della festa di san Francesco di Sales patrono dei giornalisti, che a Perugia si terrà sabato 25 gennaio, alle ore 11.30, presso l’arcivescovado (piazza IV Novembre, 6).
«Pur avendo molti di noi incontrato l’arcivescovo domenica 12 gennaio (giorno dell’annuncio della sua nomina a cardinale, n.d.r.) – prosegue mons. Bromuri –, in questa occasione potremo approfondire la sua conoscenza dialogando sui temi della comunicazione che ci riguarda». L’incontro, come quelli degli anni precedenti, aggiunge mons. Bromuri nell’invito, «avrà un carattere informale ed amichevole e si svolgerà nella sala grande al primo piano del Palazzo arcivescovile».
Nell’occasione sarà presentato il tema e consegnato il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale per le Comunicazioni Sociali indetta per il prossimo 1° giugno, giorno dell’Ascensione».
Il tema scelto per questo messaggio, che è il primo firmato da Papa Francesco, è: “Comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro”. E’ un tema certamente molto stimolante e i contenuti del messaggio ci offriranno interessanti spunti per approfondimenti su più ambiti della stessa comunicazione. Il messaggio, cogliamo da un’anticipazione dei suoi contenuti, si sofferma sull’«essere umano», che «si esprime soprattutto nella capacità di comunicare. Nella comunicazione e attraverso essa possiamo, infatti, incontrare altre persone, esprimiamo noi stessi, il nostro pensiero, quello in cui crediamo, come vorremmo vivere e, forse anche più importante, impariamo a conoscere le persone con cui siamo chiamati a vivere. Una tale comunicazione – si coglie nel messaggio del Santo Padre – richiede onestà, rispetto reciproco e impegno per imparare gli uni dagli altri; esige la capacità di saper dialogare rispettosamente con le verità degli altri. Spesso, infatti, quello che inizialmente potrebbe sembrare "diversità" rivela la ricchezza della nostra umanità e nella scoperta dell’altro incontriamo pure la verità del nostro essere».
Tra i mezzi della comunicazione non possiamo dimenticare il Cinema, luogo non secondario a quell’“autentica cultura dell’incontro”, che riveste un importante ruolo anche nel campo sociale. Ne è un esempio il film “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, che si è aggiudicato alcuni giorni fa il Golden Globe come migliore film straniero ed è uno dei candidati all’Oscar e al Festival di Cannes è stato salutato dal pubblico con ben nove minuti di applausi. Nel suo successo c’è anche un po’ di Umbria; tant’è vero che la coprotagonista del film è una signora perugina, Giovanna Vignola, che incarna nella propria persona il titolo del film: bellezza in impegno per l’Associazione Onlus dell’Acondroplasia, della quale è la referente regionale. Per lei è stata un’importante occasione per far conoscere ad un vasto mondo l’Acondroplasia di cui lei è affetta, accettando proprio il ruolo da coprotagonista nell’interpretare il personaggio di Dadina. Giovanna Vignola è stata intervistata da «Umbria Radio», l’emittente diocesana perugina a diffusione regionale, raccontando la sua storia e la sua esperienza di vita che è riuscita a ben comunicare attraverso il “grande schermo”.