UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Lombardi: il Papa, comunicatore di misericordia

Papa Francesco è il “grande comunicatore della Misericordia di Dio. Con le sue parole, ma soprattutto con i suoi gesti”. Ne è fermamente convinto il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, intervenuto lunedì 2 maggio a Firenze, ad uno degli eventi promossi dall’Arcidiocesi per la GMCS.
3 Maggio 2016

Papa Francesco è il “grande comunicatore della Misericordia di Dio. Con le sue parole, ma soprattutto con i suoi gesti”. Con un linguaggio semplice, accessibile a tutti, originale in alcuni suoi tratti anche attraverso alcuni neologismi come “lasciarsi misericordiare” o “periferie esistenziali”. Le parole di Bergoglio “vanno dritte al cuore, intercettano intelletto e sentimenti e provocano un profondo rinnovamento della Chiesa”. Ne è fermamente convinto il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, intervenuto ad un incontro organizzato nel pomeriggio lunedì 2 maggio, a Palazzo Incontri a Firenze, nel quadro degli eventi promossi dall’Arcidiocesi in prossimità della Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali che la Chiesa fiorentina celebrerà con il card. Giuseppe Betori domenica 8 maggio alla ore 10.30 in Cattedrale.
Ad intervistare il Portavoce del Pontefice, dopo una breve introduzione di Antonio Lovascio direttore dell’Ufficio diocesano, lo storico-scrittore Franco Cardini, Paolo Ermini, direttore del  “Corriere Fiorentino”; Maurizio Naldini, già inviato de “La Nazione” e attuale responsabile culturale della Misericordia di Firenze; Guido Torlai, caporedattore della sede Rai toscana.
Della scelta singolare di mettere insieme nel Messaggio di Bergoglio “Comunicazione e Misericordia” come “binomio fecondo” ha parlato nel suo saluto di apertura  il cardinale arcivescovo Giuseppe Betori. All’inizio - ha confessato - gli era sembrato un azzardo. Ma «in realtà, pensando alla comunicazione come modo per stabilire una relazione con gli altri, davvero accogliente» si è reso conto che è un’altra “poderosa intuizione” di questo Pontefice.
Poi padre Lombardi analizzando il  Messaggio lo ha collocato nell’orizzonte del Giubileo, apertosi significativamente non a Roma, ma a Bangui. Un luogo dove c’è “infinito bisogno di conforto”, di quella Misericordia che Dio non smette mai di riversare sull’uomo. Ha quindi ricordato il primo Angelus del Papa, quando raccontò di quella «donna anziana, ultraottantenne» che in confessione gli disse che «se il Signore non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe». Per dimostrare che Papa Francesco è un grande comunicatore della Misericordia di Dio basterebbe la recente visita a Lesbo: «La maggior parte del tempo non l’ha impiegata in discorsi, ma ad incontrare personalmente centinaia di profughi». Ecco allora la sottolineatura, contenuta nel messaggio per la giornata 2016, di una comunicazione che favorisca la cultura dell’incontro, che costruisca «ponti e non muri».
Ma le occasioni di comunicazione non possono essere solo velocità: "Speriamo siano, come dice il Papa, un modo perchè le persone possano vedersi, capirsi, che ci sia anche la capacità di ascoltare l'altro". Anche per quanto riguarda l'uso dell'immagine è importante che "sia ricca di intensità umana", che sia capace di "far vedere l'amore, la tenerezza, la solidarietà, l'attenzione per l'altro", ha aggiunto padre Lombardi, richiamando l’esempio che Papa Francesco offre con le sue  le visite ai rifugiati, le sue attenzioni per i malati o per i bambini in fuga dalle guerre. "Sono molto curioso di sapere  - ha concluso - quello che il Papa dirà venerdì prossimo sull'Europa in occasione del conferimento del premio Carlo Magno: penso che sarà un discorso significativo sulla situazione del Continente, un discorso importante".

La “Settimana delle Comunicazioni Sociali” fiorentina - dopo aver ricordato il prete-scrittore don Averardo Dini e gli anni della fondazione del settimanale “Toscana Oggi; dopo aver sviluppato con don Giulio Cirignano, nella chiesa parrocchiale del Galluzzo, un approfondimento sul tema “Comunicazione e Catechesi” con particolare attenzione all’Evangelizzazione di San Paolo – si dedicherà anche al cinema.  
Venerdì 6 maggio alle ore 16.30 nella Sala ESSE dei Salesiani di via del Ghirlandaio verrà proposta una storia vera di Misericordia, con il film “Marie Heurtin-Dal buio alla luce”, di Jean-Pierre Améris, che parla del difficile percorso educativo di una ragazza sorda, muta e cieca affrontato da una suora dalla volontà incrollabile.

Conclusa la “Settimana”, a Firenze sono in programma altri due appuntamenti che interessano il mondo della Comunicazione. Il 20 maggio promossa dal MCL (ore 17 sala di piazza Salvemini)  ci sarà la presentazione del libro sul Giubileo di Angelo Scelzo, già vicedirettore della Sala Stampa Vaticana,  con l’abate di San Miniato dom Bernardo Gianni ed i giornalisti Antonio Lovascio, Pierandrea Vanni ed il vicepressientre nazionale dell’UCSI Antonllo Riccelli. Infine venerdì  27 maggio  il convegno organizzato dall’Associazione Collegamento Sociale Cristiano-Supplemento d’Anima nel 35° della morte di Padre Reginaldo Santilli, domenicano di Santa Maria Novella, già direttore dell’Osservatore Toscano e collaboratore di “Avvenire”, Vicario episcopale per i laici,  teologo-consulente di quattro arcivescovi fin dai tempi di don Milani.  Relatori monsignor Gastone Simoni, il prof. Angelo Passaleva, padre Vincenzo Caprara, lo storico prof. Pierluigi Ballini, coordinati dal  direttore dell’Ufficio delle Comunicazioni Sociali Antonio Lovascio. Porterà il saluto dell’Arcidiocesi il  Vicario generale mons. Andrea Bellandi.