UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Macerata: incontro con lo psichiatra Meluzzi… oltre il personaggio

Alle ore 16 di domenica 29 aprile, nell’ambito della festa del Buon Pastore di Macerata (quartiere di Collevario), l'incontro con lo psichiatra Alessandro Meluzzi costituirà il coronamento del ciclo d’incontri intitolati "EDucare per educarsi", promossi dalla “rete per l’educazione” formata da AC, ACLI, AGe, AIMC e AIART.
26 Aprile 2012
Si può cercare l'Infinito in mille esperienze, ma per trovarlo bisogna innanzitutto riconoscere la propria povertà di peccatore permettendo all'amore di Dio di entrare nel proprio cuore. È la storia del dott. Alessandro Meluzzi, psichiatra e psicoterapeuta, volto noto della TV; la sua testimonianza prevista per le ore 16 di domenica 29 aprile, nell’ambito della festa del Buon Pastore di Macerata (quartiere di Collevario), costituirà il coronamento del ciclo d’incontri intitolati "Educare per educarsi", promossi dalla “rete per l’educazione” formata da AC, ACLI, AGe, AIMC e AIART. Una vita decisamente densa di esperienze quella di Meluzzi che è passato dal comunismo al socialismo, è stato ecologista, new Age, approdando alla massoneria, fino ad essere eletto deputato e senatore del centrodestra. In un suo recente libro ha scritto di sé «È nell’incontro con l’altro che il mistero della Grazia si rivela. Questo mistero dell’altro che ci interpella, ci provoca, e che tanto più è salvifico quanto più è scomodo, è quello che mi ha consentito di fare lo psichiatra e lo psicoterapeuta […] Dio mi si è rivelato tangibilmente negli incontri, nell’impegno a costruire la comunità, una grande e piccola fraternità di persone che fanno dell’accoglienza e della cura della pietra scartata dai costruttori la loro testata d’angolo». È nata così la comunità Agape Madre dell’Accoglienza per il recupero del disagio psichico ed esistenziale.
Dopo Claudia Koll nel 2010 e Paolo Brosio nel 2011, una nuova opportunità di ascoltare e accogliere la testimonianza di fede di volti noti al grande pubblico che hanno scelto di esporsi a favore del messaggio evangelico e della Chiesa, anteponendo l’essere persona al personaggio; nella consapevolezza che, proprio perché ci si educa educando, non si può aspettare di giungere alla perfezione per testimoniare la propria fede e impegnarsi per il bene comune. Si tratterà, dunque, di un incontro da non considerare un evento a sé stante ma il risultato di un’esperienza pluriennale, in cui le associazioni sacrificano parte della propria identità per convergere su un progetto educativo estroverso, aperto ad ulteriori collaborazioni, per continuare a dare il proprio contributo con spunti di riflessione tesi al coinvolgimento di genitori, insegnanti, catechisti e agenzie educative per un audience sempre più vasta, a partire da una piccola parrocchia di periferia.