UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Macerata: Internet, nuovi spazi di responsabilità

Chissà cosa avrebbe risposto san Fran­cesco di Sales ai tanti spunti di riflessione emersi sabato mattina a Macerata, in occasio­ne dell’incontro dedicato agli operatori del­la Comunicazione sociale e incentrato sul tema «Emergenza educativa e media: una sfida da affrontare insieme».
31 Gennaio 2011
Chissà cosa avrebbe risposto san Fran­cesco di Sales, che dei giornalisti è patrono, ai tanti spunti di riflessione emersi sabato mattina a Macerata, in occasio­ne dell’incontro dedicato agli operatori del­la Comunicazione sociale e incentrato sul tema «Emergenza educativa e media: una sfida da affrontare insieme».
Ad aprire l’appuntamento – promosso dal­l’Ufficio per le Comunicazioni sociali della diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia – il vaticanista Luigi Accattoli, che ha proposto tre tracce espresse dai do­cumenti più recenti della Chiesa italiana: «La sfida educativa», «Educare alla vita buo­na del Vangelo», ossia gli Orientamenti pa­storali dell’episcopato italiano per il prossi­mo decennio e, infine, il messaggio di Be­nedetto XVI per la 45ª Giornata delle comu­nicazioni sociali. Linee guida interpretate dal giornalista sulla base della sua esperienza di editorialista, conferenziere e curatore di un blog d’autore. «Il flusso mediatico at­tualmente sommerge tutte le altre 'voci' e­ducative – ha affermato Accattoli – e in una di­mensione comunicati­va sempre più dilatata, in questo immenso pa­norama di contatti in cui tutti raggiungono tutti la domanda divie­ne evangelica: chi sarà il mio prossimo?». Ac­canto a problematiche che coinvolgono an­che le famiglie e di fronte all’incapacità di ar­ginare questa tendenza di «moltiplicare la violenza in rete», l’invito si fa urgente: oc­corre «accompagnare i ragazzi dal mondo virtuale a quello reale, perché la 'bolla me­diatica' li porta ad isolarsi pericolosamen­te dalle relazioni interpersonali».
Parole condivise dal vescovo diocesano Claudio Giuliodori, presidente della Com­missione episcopale per la cultura e le comuni­cazioni sociali della Cei, per il quale «i moderni strumenti di comunica­zione sono in grado di generare grandi muta­menti culturali e socia­li », senza dimenticare poi che «queste nuove opportunità digitali si rivelano, di fatto, una potenzialità enorme, nel bene e nel male: sta all’uomo saperle utilizzare responsabil­mente ».