L'arcidiocesi del Gargano è tra quelle che vanta da anni un legame 'privilegiato' con L’Avvenire: la pagina diocesana di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo è una consolidata realtà, esplicitata in una magnifica avventura di ben 40 domeniche all’anno, che da 19 anni racconta la vitalità di una Chiesa con spirito di servizio e serietà, e che è molto apprezzata per la capacità di suscitare 'ad extra' dibattito ed interesse.
Essa nel contempo veicola nel territorio quel quotidiano dei cattolici, ispirato ai valori di fede, verità e umanità, che «nello specifico, rende interessante e sorprendente un giornale».
Un’avventura pastorale che tenta anche di far emergere le figure degli animatori e dei Portaparola, fondamentali perché il giornale venga sempre più conosciuto, sostenuto e diffuso. Questo legame con Avvenire si è particolarmente consolidato sabato scorso in occasione del saluto dell’arcidiocesi al suo pastore monsignor Domenico D’Ambrosio, chiamato ora a guidare la Chiesa di Lecce. Tanti i laici puntualmente coinvolti nella diffusione di circa 2000 copie dell’edizione locale del quotidiano al cui interno era presente una pagina diocesana dedicata all’episcopato dell’arcivescovo. In vista dell’evento, è stata allestita una tiratura speciale per dare vita a una particolarissima giornata di Avvenire che ha visto coinvolti anche diversi giovani provenienti dal volontariato schierato anche oltre i confini ecclesiali. Ma c’è un secondo prossimo momento che consoliderà questo rapporto privilegiato e forte con Avvenire: giovedì il direttore Dino Boffo sarà a Manfredonia per la presentazione del volume Misericors et fidelis, raccolta di lettere e omelie di monsignor Domenico D’Ambrosio tenute durante il suo episcopato in terra garganica. Un’arcidiocesi – quella pugliese – che crede nell’utilizzo di strumenti quali Avvenire per riuscire con maggiore efficacia nell’impegno della evangelizzazione della cultura attraverso la difficile ma necessaria strada del servizio alla gente, specie quando è, come oggi, sempre più disorientata. La presenza e l’amicizia di Avvenire sarà certamente un’ulteriore incoraggiamento per proseguire nel ventennale cammino intrapreso col sempre più sorprendente giornale cattolico.
