UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Mantova ricomincia con Avvenire

Non importa che la chiesa sia inagibile dal sisma di maggio e che la comunità celebri la Messa festiva in una tensostruttura provvisoria: alla Giornata di «Avvenire», celebrata domenica in 6 diocesi tra cui quella di Mantova, la parrocchia di Libiola proprio non ha voluto rinunciare.
4 Dicembre 2012
Non importa che la chiesa sia inagibile dal sisma di maggio e che la comunità celebri la Messa festiva in una tensostruttura provvisoria: alla Giornata di «Avvenire», celebrata domenica in 6 diocesi tra cui quella di Mantova, la parrocchia di Libiola proprio non ha voluto rinunciare. «Anzi, quest’anno le abbiamo dato una sottolineatura ancora maggiore»: dalle parole del parroco, don Eugenio Ferrari, traspare il desiderio di 'ricominciare' attraverso i segni che uniscono la comunità. «Durante la Messa festiva ho presentato il quotidiano cattolico – spiega il sacerdote – e al termine del rito l’abbiamo distribuito». Nessun dubbio circa il gradimento della comunità: «Fortunatamente sono abbonato, altrimenti sarei rimasto senza proprio io...», scherza don Ferrari. Comunità di 850 anime, quella di Libiola. E pure distante decine di chilometri dal capoluogo, proiettata verso quella terra di confine con l’Emilia dalle cui crepe ha esteso i suoi tentacoli il mostro del terremoto. Ma domenica, grazie ad «Avvenire», si è sentita meno sola. Ha letto la pagina speciale preparata dal settimanale diocesano «La Cittadella», per l’occasione ospitata dall’inserto «Milano Sette» del quotidiano cattolico. Un prezioso veicolo per unirsi al vescovo Roberto Busti che nella basilica di Santa Barbara presentava gli orientamenti pastorali all’inizio del nuovo anno liturgico, prima domenica d’Avvento nel rito romano. E un momento di forte comunione, seppure reso un poco malinconico dall’impossibilità di incontrare Dio e i fratelli nella chiesa parrocchiale, 'casa della comunità'. Don Ferrari lo sa: «I tempi di riapertura saranno lunghi. Mi auguro solo che la burocrazia non li dilati ulteriormente».