UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Marche, Meeting regionale dei media cattolici

Sul piano del confronto culturale si annunciano anni duri ma promettenti". Lo ha detto don Domenico Pompili, direttore dell'Ufficio di comunicazioni sociali della Cei, intervenendo lo scorso 27 febbraio a Loreto alla riunione della Commissione regionale per la cultura e le comunicazioni sociali, a cui hanno partecipato alcuni direttori degli Uffici delle comunicazioni sociali (Ucs) e gli operatori dei media cattolici della Regione.
10 Marzo 2009

"Sul piano del confronto culturale si annunciano anni duri ma promettenti". Lo ha detto don Domenico Pompili, direttore dell'Ufficio di comunicazioni sociali della Cei, intervenendo lo scorso 27 febbraio a Loreto alla riunione della Commissione regionale per la cultura e le comunicazioni sociali, a cui hanno partecipato alcuni direttori degli Uffici delle comunicazioni sociali (Ucs) e gli operatori dei media cattolici della Regione. "Mai come in questo momento, soprattutto dopo il caso Englaro - ha spiegato Pompili - il punto di vista dei cattolici è riconosciuto e tenuto in grande considerazione. Ma le idee non camminano se non ci sono le persone che le incarnano: gli strumenti non sono solo da manipolare, sono l'ambiente in cui siamo immersi. Per questo, usciti dalla fase concettuale dobbiamo far maturare la figura degli animatori della cultura. Quei pochi che si sono formati spesso non sono conosciuti dalle loro stesse diocesi o vengono poco utilizzati". Sul piano delle cose da fare don Pompili ha indicato il web come strumento possibile, a costi accettabili, per fare esperienze di sinergie regionali; per quanto riguarda la tv il direttore ha individuato nell'approdo di Sat2000 sul digitale terrestre la priorità che al momento non rende possibili investimenti su alternative più locali.

Da un decennio all'altro. Per Mons. Claudio Giuliodori, vescovo di Macerata-Tolentino-Treia-Recanati-Cingoli, presidente della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali e delegato della Conferenza episcopale marchigiana alle comunicazioni sociali, "abbiamo avuto la fortuna di aver partecipato alla stagione della Chiesa italiana che attraverso il progetto culturale e gli Orientamenti decennali elaborati nel documento Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia ha centrato la fede anche nell'ottica culturale". Il vescovo ha notato come il prossimo decennio, che sarà dedicato in particolare al tema dell'emergenza educativa, è in continuità con il precedente "perché in questo momento c'è un dibattito molto forte sulla valenza educativa dei media, che molti operatori della comunicazione rifiutano. È una tesi devastante per le sue conseguenze". Mons. Giuliodori ha poi ricordato i prossimi grandi appuntamenti "comunicativi" delle Marche: nel 2010 il IV centenario della morte di padre Matteo Ricci; nel 2011 il Congresso eucaristico nazionale ad Ancona e il convegno ecclesiale regionale. A proposito della situazione dei media cattolici marchigiani il vescovo ha notato che settimanali diocesani, radio comunitarie, sale della comunità "tengono" mentre i siti e le web tv crescono. Mons. Giuliodori ha poi concluso il suo intervento con un riferimento agli uffici di comunicazione sociale, "che non possono essere solo gestione dei mezzi ma devono entrare nella pastorale diocesana".

Settimanali e radio. Nell'indicare lo stato e le prospettive dei settimanali diocesani della Regione, Carlo Cammoranesi, delegato per le Marche della Federazione settimanali cattolici italiani (Fisc) e direttore del settimanale "L'Azione" della diocesi di Fabriano-Matelica, ha ricordato che "la Fisc ha finanziato due progetti Marche tra sei testate che avevano come condizione la richiesta di uno stesso formato, di un'identica sede tipografica e della possibilità di costruire pagine in comune". Oltre a forme di "collaborazione editoriale" tra i giornali diocesani, per Cammoranesi, "sono auspicabili interventi di collaborazione editoriale tra tutti i settimanali e il quotidiano dei cattolici, Avvenire", oltre che con il Sir, con cui c'è "scambio di servizi, proposte e riflessioni che rappresenta un segno forte di crescita e di unità nella diversità di ognuno". Ha invece constatato una mancanza di una forma di coordinamento regionale per le radio don Gesualdo Purziani, direttore del settimanale "La Voce Misena" e di "Radio Duomo Senigallia Inblu". Don Purziani ha anche riferito la novità di "una frequenza su Jesi. Già adesso facciamo un radiogiornale comune e il vescovo, della diocesi, mons. Gerardo Rocconi, commenta le letture della domenica: in futuro costituiremo una vera e propria radio comune".

Sale della comunità e web. Segnali incoraggianti, nonostante i tanti problemi (di disaffezione e di ricambio generazionale), anche dal fronte delle sale delle comunità. "Quest'anno - ha raccontato Laura Mandolini, segretaria regionale dell'Acec (Associazione cattolica esercenti di cinema) - una decina di sale ha istituito con i distributori un rapporto coordinato che ci ha garantito maggiore potere contrattuale, una scelta più consapevole dei film e la possibilità di creare eventi in comune". Sul fronte del web don Giampiero Cinelli, neo-direttore della "Vita Picena" e di "Radio Ascoli" nonché pioniere di un tg-web nella sua parrocchia, ha fatto un bilancio degli ultimi mesi: "Alcuni siti diocesani sono stati rinnovati, per esempio a Fermo e Macerata, e a Fano la newsletter diocesana ha oltre 2.000 utenti. La Regione ha anche il portale www.chiesamarche.org che fa da catino di raccolta delle notizie delle diocesi. Rimangono indietro le parrocchie: solo 84 in tutta la Regione hanno il sito e ancora meno lo hanno aggiornato".