UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Media & Parola, così la Puglia accetta la sfida

È tra le regioni che festeggia il più alto numero di Giornate del quotidiano e che, da alcuni anni, nel campo della comunicazione sviluppa numerosi progetti sul piano formativo e della creazione di nuovi media. La Puglia vuol dare un volto nuovo all’impegno nell’evangelizzazione della cultura e crede nell’utilizzo di strumenti quali Avvenire per riuscire con maggiore efficacia in questa missione.
12 Gennaio 2009

È tra le regioni che festeggia il più alto numero di Giornate del quotidiano e che, da alcuni anni, nel campo della comunicazione sviluppa numerosi progetti sul piano formativo e della creazione di nuovi media. La Puglia vuol dare un volto nuovo all’impegno nell’evangelizzazione della cultura e crede nell’utilizzo di strumenti quali Avvenire per riuscire con maggiore efficacia in questa missione. Non è un caso se dall’autunno a oggi la Giornata che promuove il quotidiano dei cattolici e la stampa diocesana, sia stata già celebrata anche attraverso pagine speciali - nelle Chiese di Bari-Bitonto, Brindisi-Ostuni, Trani-Barletta-Bisceglie, Otranto, Andria, Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, Ugento-Santa Maria di Leuca, Castellaneta e Cerignola-Ascoli Satriano. Altre diocesi stanno programmando l’evento. Ci sono poi realtà che con Avvenire, da anni, hanno un rapporto 'privilegiato', come avviene a Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo dove una pagina domenicale, da 19 anni, racconta personaggi ed eventi del territorio. «La pagina diocesana – racconta Alberto Cavallini, direttore dell’ufficio Comunicazioni sociali – è una consolidata realtà: un’avventura di ben 40 domeniche all’anno. Uno sforzo che si unisce a quello di far emergere le figure dell’animatore della comunicazione e della cultura e del Portaparola, fondamentali perché il quotidiano dei cattolici italiani venga sostenuto e diffuso. Il sito web, i giornali parrocchiali, Teleradiopadrepio e un 'vademecum' per il turismo estivo, sono gli altri punti di forza dell’ufficio diocesano». Una pagina ma di cadenza mensile e con 15 anni di «anzianità professionale», viene diffusa con Avvenire anche nella diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, dove, racconta il curatore Giuseppe Dibisceglia, «stiamo costruendo una rete di referenti parrocchiali di Avvenire. In occasioni come la Giornata del quotidiano, poi, tanti laici e diaconi permanenti sono puntualmente coinvolti nella diffusione del giornale». Taranto progetta invece di unire le forze tra il rinnovato settimanale diocesano Nuovo dialogo e Avvenire. «Stiamo programmando un abbinamento tra le due testate – afferma entusiasta il direttore del settimanale jonico, don Emanuele Ferro –; vogliamo che dalla condivisione di esperienze che bene si integrano, i lettori possano apprezzare la descrizione dei fatti locali, nazionali e internazionali visti da un punto di vista non omologato, anzi decisamente in controtendenza rispetto alla cultura secolarizzata». Ad Altamura-Gravina¬Acquaviva delle Fonti, dove per anni è stata pubblicata una pagina con Avvenire, si guarda con grande soddisfazione al nuovo sito internet, continuamente aggiornato e che in meno di 12 mesi è stato utilizzato quasi 36.000 volte. Una delle finestre con maggiori accessi è quella sul commento alla Parola della domenica mentre, come annuncia don Nunzio Falcicchio, direttore del locale ufficio Comunicazioni sociali, «è in preparazione una sezione per la catechesi del vescovo, particolarmente richiesta in un tempo in cui la Chiesa diocesana è chiamata a vivere il Sinodo». E nuovi di zecca sono anche il sito internet e il giornale diocesano di Lucera-Troia. Il primo è ricco e aggiornato di contenuti multimediali grazie anche a una web Tv diocesana; il secondo, Il Sentiero, Cammini di comunione, gode anche di una moderna grafica e si fa apprezzare per la capacità di suscitare dibattito ben oltre i confini ecclesiali. La formazione, tesa a creare la figura dell’animatore della cultura, è invece il punto di forza dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto che crede molto nella Scuola diocesana della comunicazione e della cultura, giunta al tredicesimo anno di attività. I corsi, aggregati all’Istituto superiore di Scienze religiose, sono frequentati da una trentina di allievi. «La scuola – dice il direttore, don Vito Marotta – è nata sulla spinta del convegno ecclesiale di Palermo e vuole formare anche operatori per le sale della comunità, intese come prolungamento dell’aula liturgica, luogo utile per riflettere e incontrare i lontani». Coinvolti sono anche sacerdoti, religiosi e laici impegnati nell’utilizzo dei media per l’evangelizzazione e nell’educazione all’uso critico dei nuovi linguaggi, tecniche e comportamenti sociali. Sulla formazione crede fermamente anche la diocesi di Castellaneta. «Mentre guardiamo ogni anno con la massima attenzione alla Giornata del quotidiano – dice Paolo Nico dell’ufficio Comunicazioni sociali –, stiamo per promuovere un corso di formazione per animatori della comunità che permetta alla diocesi, così come alla singole parrocchie, di creare prodotti multimediali per una maggiore efficacia evangelizzatrice. È questo il nostro prossimo obiettivo». Ma in Puglia vivono una fase di forte vitalità anche i periodici diocesani, settimanali e mensili. Prestigiose e conosciute anche fuori regione, tra le altre, sono le testate L’ora del Salento ( Lecce), Voce di popolo (Foggia-Bovino) e Fermento ( Brindisi-Ostuni) che compie 31 anni di vita e che, dopo un restyling grafico e redazionale, sta per tornare alla periodicità quindicinale. Ma anche a Ugento-Santa Maria di Leuca ci sono segnali nuovi sul fronte mediale, soprattutto dopo la visita, nell’estate scorsa, di Benedetto XVI.