UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Milano: con internet l'oratorio apre le porte

I ragazzi di Paderno Dugnano, nell’arcidiocesi di Milano, per l’impegno e la qualità con cui hanno raccontato la Gmg – sia da Madrid che una volta tornati a casa – si sono aggiudicati la 'menzione speciale' del 'Premio Gmg 2011', promosso dall’Associazione dei webmaster cattolici italiani ( WeCa).
15 Novembre 2011
La Rete è un mezzo fondamentale non solo per condividere ed informare, ma anche per tenere aperte le porte dell’oratorio. Così, infatti, attraverso il sito internet www.odbpaderno.it, i ragazzi di Paderno Dugnano, nell’arcidiocesi di Milano, restano in contatto tra loro e hanno la possibilità di «far sapere agli altri che ci siamo e cosa facciamo». In particolare, per l’impegno e la qualità con cui hanno raccontato la Gmg – sia da Madrid che una volta tornati a casa – si sono aggiudicati la 'menzione speciale' del 'Premio Gmg 2011', promosso dall’Associazione dei webmaster cattolici italiani ( WeCa) e conferita durante il Convegno nazionale per la pastorale giovanile che si è svolto a Roma nei giorni scorsi. «Durante la Gmg – ha spiegato Riccardo Medana, curatore del sito – abbiamo popolato un blog con foto, brevi video ed sms con aggiornamenti in tempo reale, mentre al ritorno abbiamo messo online un video, una photogallery con più di 100 scatti e una raccolta di testimonianze».

Ovviamente un ruolo fondamentale lo hanno giocato i social network. «Tutti i contenuti del blog venivano immediatamente pubblicati anche su facebook e twitter». Ad aggiudicarsi il 'Premio Gmg 2011' è stato invece il sito della pastorale giovanile della diocesi di Vicenza. Il portale – www.vigiova.it/gmg – ha sbaragliato i concorrenti per la ricchezza dei materiali pubblicati e soprattutto per i 'videoracconti' da Madrid. «Il nostro obiettivo - ha detto Enrico Basso - non era fare una cronaca dell’evento, ma dare spazio alle testimonianze dei giovani che lo stavano vivendo e condividerle con chi era a casa». «Adesso - ha aggiunto - i video e gli altri contenuti sono diventati materiale per l’animazione di incontri e di dibattiti».