UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Milano: “Il desiderio e l'uomo contemporaneo”

Il Centro culturale di MIlano con "Avvenire": tra i giovani, con la passione per l'umano. In occasione del convegno promosso dal Centro, il 3 marzo, nell’aula magna dell’Università Cattolica di Milano, sono state diffuse centinaia di copie del giornale.
9 Marzo 2011
«Indaghiamo l’esperienza umana nella sua ricerca della verità e sperimentiamo il gusto che nasce dal cristianesimo per l’uomo. Tutto ciò che per l’umano è interessante diventa interessante per noi; diventa un obiettivo della nostra ricerca». I valori che da 30 anni animano il Centro culturale di Milano, espressi dal direttore Camillo Fornasieri, sono assai simili alla missione che dal 1968 muove l’impegno quotidiano di Avvenire. Anche per questo, in occasione di un convegno promosso dal Centro, il 3 marzo, nell’aula magna dell’Università Cattolica di Milano intitolato 'Il desiderio e l’uomo contemporaneo', centinaia di copie del giornale sono state diffuse. Spiega Fornasieri: «Direi che Avvenire, nel panorama cronachistico, cerca ogni giorno il legame tra i fatti e l’esperienza umana di ciascuno. Ritengo che le pagine di Agorà dedicate alle cultura siano tra le migliori del panorama editoriale italiano. In quelle pagine troviamo una perfetta assonanza con i temi che trattiamo abitualmente». E che hanno trovato una platea, nel solo 2010, di 19.000 persone. Mentre i soci del Centro, nato nel solco dell’esperienza di Comunione e liberazione, sono oggi circa 6.000. «In gran parte – prosegue Fornasieri – le nostre iniziative trovano terreno fertile tra i giovani, studenti delle superiori e universitari. È anche tra loro che intendiamo suscitare l’interesse per il giornale».