UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Milano, il messaggio dell'Arcivescovo per la giornata di Avvenire

Avvenire? «Un dono che nel­la Chiesa necessita di esse­re sempre più compreso, va­lorizzato e utilizzato». Le parole so­no del cardinale Dionigi Tettaman­zi, arcivescovo di Milano, diocesi che ha festeggiato ieri l’annuale Giornata di promozione del quotidiano cattoli­co e del dorso diocesano Milano Set­te.
16 Novembre 2009

 Avvenire? «Un dono che nel­la Chiesa necessita di esse­re sempre più compreso, va­lorizzato e utilizzato». Le parole so­no del cardinale Dionigi Tettaman­zi, arcivescovo di Milano, diocesi che ha festeggiato ieri l’annuale Giornata di promozione del quotidiano cattoli­co e del dorso diocesano Milano Set­te.
  Un «dono» che però, avverte il car­dinale, «pare tenuto in maggiore considerazione all’esterno della co­munità ecclesiale: dagli altri stru­menti di comunica­zione, dall’opinione pubblica, da chi a diverso titolo è in qualche modo infa­stidito dalle valuta­zioni e dalle propo­ste della Chiesa, che proprio attraverso
 Avvenire trova effi­cace possibilità di espressione».
  Da qui l’invito dell’arcivescovo: «A­miamo ancora di più Avvenire! Sa­rebbe paradossale che il giornale fos­se poco conosciuto e letto tra chi cre­de e osteggiato e comunque consi­derato da chi non crede. Dico poi che la responsabilità di far conoscere, a­mare e diffondere Avvenire è certa­mente anche dei sacerdoti. È vero che questo compito può sembrare secondario, opzionale, marginale ri­spetto alle tante incombenze e at­tenzioni del prete. Mi domando però – insiste Tettamanzi – se per il prete non sia altrettanto importante cura­re che sia alta la comprensione del momento in cui viviamo, si man­tenga limpido e puntuale il discer­nimento sui segni dei tempi che at­traversiamo, sia mostrata la possibi­lità di fecondare con il seme del Van­gelo i solchi che la storia traccia quo­tidianamente nella terra abitata dal­l’uomo, venga testimoniata – oso di­re 'documentata' – l’azione instan­cabile dello Spirito». Sta qui la finalità della Giornata. Ed è questo il senso indicato dall’arci­vescovo che accredita Avvenire – quotidiano voluto da Paolo VI per dare ai cattolici un’autorevole voce «nazionale» che fino al 1968 non a­vevano – del compito di «testimo­niare la vivacità e la giovinezza del­la Chiesa». Mentre indica, ancora, l’importanza del giornale per i sa­cerdoti che, utilizzandolo, conosco­no «la vita della Chiesa, il magistero del Papa, gli interventi dei vescovi. È possibile, per un prete – si chiede an­cora il cardinale Tettamanzi –, co­noscere la presenza e l’azione della Chiesa nel mondo e nella storia ba­sandosi solo sulla propria esperien­za o limitandosi a quanto gli altri me­dia raccontano?».
  Nel suo messaggio, l’arcivescovo di Milano cita anche l’attenzione che il quotidiano mostra, a differenza di molti altri media, per «i problemi delle zone del mondo più povere e dimenticate, Paesi dove la povertà uccide, la guerra semina distruzione, i cristiani sono perseguitati e ucci­si ». Ma Avvenire non è solo informa­zione. Diventa infatti occasione di «'formazione permanente' teologi­ca, spirituale e culturale».
  Il supplemento domenicale Milano Sette poi, «aiuta il prete e le comunità a conoscere obiettivi, tappe, modi e stile della vita della propria Chiesa». Per aiutare la diffusione di questo strumen­to, Tettamanzi evi­denzia il ruolo degli animatori della 'Buona Stampa': «Sia il prete per pri­mo ad individuare e sostenere questo carisma laicale, quale forma di volontariato cultura­le, anzi di carità pastorale» speso an­che per un giornale che, conclude Tettamanzi, «prego perché sia sem­pre più amato e letto dai preti, e, al tempo stesso, capace di farsi amare e leggere dai fedeli laici e da chi an­cora non crede». Prosegue intanto, il lavoro di pro­mozione della diocesi ambrosiana: delle 1.104 parrocchie che compon­gono la Chiesa locale, ben 731 hanno danto ieri risalto alla Giornata con u­na diffusione di ben 30mila copie. I­noltre, 687 parrocchie estenderan­no la Giornata alle restanti cinque domeniche di Avvento per ognuna delle quali offriranno ai lettori 26mi­la copie del giornale.

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