UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Milano “riscopre” il giornale

Un tempo per Avvenire? La Quaresima. Che costi­tuisce, per la Chiesa di Milano, una straordinaria occa­sione anche per far conoscere meglio un altro modo di fare informazione, ben distinto dal «rumore» mediatico che tutto sembra coprire.
3 Marzo 2010
 Un tempo per Avvenire? La Quaresima. Che costi­tuisce, per la Chiesa di Milano, una straordinaria occa­sione anche per far conoscere meglio un altro modo di fare informazione, ben distinto dal «rumore» mediatico che tutto sembra coprire. Un’informazio­ne che aiuta a leggere i fatti del­la cronaca nazionale e interna­zionale con gli occhi del Vange­lo e che, nell’ambito del territo­rio dell’arcidiocesi ambrosiana, è arricchita ulteriormente dal­l’inserto domenicale Milano Set­te.
 Anche quest’anno, così come nel 2009, i parroci ambrosiani sono stati invitati a esaminare u­na proposta, studiata in colla­borazione con l’Ufficio diocesa­no per le comunicazioni socia­li, che rafforza l’offerta cultura­le nelle parrocchie. Ordinando un numero di copie liberamen­te scelto di Avvenire dell’ultima domenica dei mesi di febbraio e marzo (al costo di un euro e 30 a copia, comprensivo del sup­plemento mensile Noi genitori e figli ), i parroci si sono assicura­ti lo stesso numero di giornali (stavolta inviati gratuitamente) nelle domeniche 21 febbraio, 7, 14, 21 marzo e 4 aprile. Dunque, pagando i giornali di due sole domeniche (20 febbraio e 28 marzo), le comunità dell’arci­diocesi hanno ottenuto lo stes­so quantitativo di copie per tut­to il periodo di Quaresima: cioè per ben sette domeniche.
  All’operazione hanno aderito si­nora ben 411 parrocchie della diocesi, 12 in più del 2009. Le co­pie diffuse per ogni domenica sono circa 12.400 (700 in più ri­spetto alla Quaresima dello scor­so anno), alle quali si aggiungo­no le 3.000 abitualmente diffu­se ogni domenica dalle Buone Stampe. Insomma, tirando le somme, ogni domenica di Qua­resima Avvenire e Milano Sette diffondono nelle parrocchie del­la Chiesa ambrosiana oltre 15 mila copie. «Cresce il progetto e crescono i numeri – spiega don Davide Milani, responsabile del­l’Ufficio diocesano per le comu­nicazioni sociali –; ma i numeri si accompagnano a un maggio­re impegno e responsabilizza­zione delle stesse parrocchie an­che sul fronte economico. Evi­dentemente l’aumento delle ri­chieste di copie del giornale di­mostra che l’informazione di Av­venire piace, e che la sua qualità è molto apprezzata». In primo luogo perché «Avvenire, con l’in­serto Milano Sette, in una ver­sione calibrata sul tempo qua­resimale, fornisce e integra gli strumenti che le parrocchie of­frono a fedeli e operatori pasto­rali. Così rispondiamo – aggiun­ge don Milani – all’indicazione offertaci dal cardinale Tetta­manzi: fare meglio, fare meno, fare insieme». «Milano Sette – conclude don Milani – si impe­gna ad accrescere ulteriormen­te la capacità di mettersi in a­scolto del territorio e di cogliere le esperienze locali».
  Gli fa eco uno dei parroci che hanno aderito all’iniziativa, don Lino Maggioni, della comunità di San Giuliano Martire a San Giuliano Milanese: «Ho aumen­tato il numero di copie rispetto all’anno scorso – spiega – per­ché credo molto in questo gior­nale, nella sua capacità di legge­re i fatti diversamente dagli altri quotidiani, e per questo lo sot­topongo costantemente ai fede­li che frequentano la parrocchia ogni domenica». Dal canto suo don Giuseppe Colombo, parro­co di San Pietro Apostolo ad Ab­biategrasso, aggiunge che «non è facile diffondere il giornale so­prattutto di questi tempi, ma per quest’impresa non ci tiriamo mai indietro».
 

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