UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Molfetta: la cultura sa di caffè…

«Caffè culturali». La de­finizione non è uffi­ciale ma sembra cal­zare. Tazzina più tazzina meno, quello che non manca sui tavoli delle sale di corso dove si ritrova­no tutti i giorni, alle 15, i semina­risti del 'Regionale' di Molfetta, sono i giornali. Avvenire su tutti.
9 Febbraio 2011
«Caffè culturali». La de­finizione non è uffi­ciale ma sembra cal­zare. Tazzina più tazzina meno, quello che non manca sui tavoli delle sale di corso dove si ritrova­no tutti i giorni, alle 15, i semina­risti del 'Regionale' di Molfetta, sono i giornali. Avvenire su tutti. Ma anche altri quotidiani le cui pa­gine suscitano discussioni, scam­bio di idee, confronti con Avveni­re .
Una volta alla settimana questi incontri diventano appuntamen­ti di più ampio respiro, preparati dal 'gruppo stampa' di quello che è il Seminario maggiore più gran­de del Sud con i suoi 189 semina­risti oltre ai 38 allievi dell’anno 'propedeutico'. Provengono da tutta la Puglia; uno da Atene.
«I seminaristi sfruttano ampia­mente la possibilità di ricevere il giornale – spiega monsignor Lui­gi Renna, rettore dal 2009 –. I fu­turi preti mostrano un particolare interesse per due segni contraddi­stintivi del quotidiano dei cattoli­ci italiani: gli argomenti di politi­ca estera che interessano i Paesi in via di sviluppo e i cui problemi tro­vano poco spazio negli altri gior­nali e poi le pagine di Agorà, ap­prezzate in tutti gli ambienti cul­turali italiani. Abituarsi alla lettu­ra di questo giornale significa, per loro, avere un 'senso' della Chie­sa più adeguato e più ampio. Av­venire risponde a questa esigenza e consente di seguire la vita delle Chiese locali, di quella italiana e di quella universale con una pro­fessionalità che fa emergere il si­gnificato di una presenza e l’im­pegno a evangelizzare».