«Caffè culturali». La definizione non è ufficiale ma sembra calzare. Tazzina più tazzina meno, quello che non manca sui tavoli delle sale di corso dove si ritrovano tutti i giorni, alle 15, i seminaristi del 'Regionale' di Molfetta, sono i giornali. Avvenire su tutti. Ma anche altri quotidiani le cui pagine suscitano discussioni, scambio di idee, confronti con Avvenire .
Una volta alla settimana questi incontri diventano appuntamenti di più ampio respiro, preparati dal 'gruppo stampa' di quello che è il Seminario maggiore più grande del Sud con i suoi 189 seminaristi oltre ai 38 allievi dell’anno 'propedeutico'. Provengono da tutta la Puglia; uno da Atene.
«I seminaristi sfruttano ampiamente la possibilità di ricevere il giornale – spiega monsignor Luigi Renna, rettore dal 2009 –. I futuri preti mostrano un particolare interesse per due segni contraddistintivi del quotidiano dei cattolici italiani: gli argomenti di politica estera che interessano i Paesi in via di sviluppo e i cui problemi trovano poco spazio negli altri giornali e poi le pagine di Agorà, apprezzate in tutti gli ambienti culturali italiani. Abituarsi alla lettura di questo giornale significa, per loro, avere un 'senso' della Chiesa più adeguato e più ampio. Avvenire risponde a questa esigenza e consente di seguire la vita delle Chiese locali, di quella italiana e di quella universale con una professionalità che fa emergere il significato di una presenza e l’impegno a evangelizzare».