Martedì 26 febbraio Benedetto XVI ha nominato il nuovo assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. È il vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, Claudio Giuliodori, che lascia la diocesi marchigiana, pur restandone l’amministratore apostolico fino alla nomina del suo successore. L’annuncio, in contemporanea con la Sala Stampa vaticana, è stato dato dallo stesso vescovo Giuliodori nella Cattedrale San Giuliano di Macerata, alla presenza del clero, dei fedeli e della autorità locali. È la prima volta nella storia quasi centenaria dell’ateneo cattolico che ad assistente ecclesiastico generale viene chiamato un vescovo. Giuliodori, nativo di Osimo in provincia di Ancona, 55 anni d’età, succede a monsignor Sergio Lanza, scomparso il 19 settembre 2012 dopo una breve malattia.
«Come vescovo chiamato a ricoprire questo incarico – commenta ad Avvenire il neo assistente ecclesiastico generale – lo ritengo un segnale importante per il mondo della cultura e per la stessa Università Cattolica, che nella tradizione e nelle sue radici ha sempre avuto un riferimento ai valori cristiani, in stretto rapporto con la Chiesa universale e con quella italiana in particolare ». E sempre in questa scelta di Benedetto XVI, aggiunge il vescovo Giuliodori «vedo una grande attenzione in un tempo in cui emerge una complessità culturale, nuove sfide, soprattutto per il cammino che la Chiesa italiana sta compiendo nel campo educativo in questo decennio. Un impegno verso l’Università Cattolica e verso le giovani generazioni che la frequentano e che si formano per portare il proprio contributo fondamentale al futuro della nostra società».
Dopo l’annuncio della sua nomina nell’incarico all’Università Cattolica, il vescovo Giuliodori ha voluto rivolgere il suo primo pensiero ai fedeli della diocesi che ha guidato per sei anni. «Ogni giorno – ha scritto ai suoi fedeli il vescovo – ho ringraziato Dio per avermi fatto il dono inestimabile di essere pastore e guida di questa comunità ecclesiale ricca di stupende tradizioni e sospinta da un grande slancio missionario». E lasciandosi andare ai ricordi che maggiormente porterà di questi sei anni di ministero in terra marchigiana, indica tra gli altri «l’Agorà dei giovani nel 2007, i pellegrinaggi diocesani in Terra Santa nel 2008, in Turchia nell’Anno Paolino nel 2009, in Cina sulle orme di padre Matteo Ricci nel 2010». Il neo assistente ecclesiastico generale ha voluto rivolgere da subito un pensiero anche alla comunità accademica nella quale è chiamato a svolgere il proprio ministero episcopale. «Già dispongo i miei passi per essere in mezzo a voi e condividere l’affascinante avventura della ricerca scientifica e della formazione spirituale e culturale dei giovani – scrive nel messaggio inviato alla Cattolica –. E spero di poter contribuire alla vita e alla crescita di una Università, che, a partire dall’intuizione feconda di padre Agostino Gemelli, è diventata un fondamentale presidio formativo e culturale, tra i più importanti in Italia e in Europa». E ad Avvenire aggiunge: «questo nuovo impegno mi riporta anche agli anni della mia docenza presso il Pontificio Istituto 'Giovanni Paolo II' per gli studi su matrimonio e famiglia, e anche a tutto il cammino compiuto con il Progetto culturale della Cei, che ho seguito per molti anni come direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della Cei».
Prima uscita pubblica ufficiale per il nuovo assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, il vescovo Claudio Giuliodori, sarà martedì prossimo nella sede milanese dell’ateneo in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico 2012/2013, che, dopo il discorso del nuovo rettore Franco Anelli e il saluto del cardinale Angelo Scola nel suo ruolo di presidente dell’Istituto Toniolo, vedrà la prolusione affidata al cardinale Jean-Luois Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.