UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Mons. Ravasi: Internet un rischio per i giovani

Internet rischia di delineare una nuova identità dei giovani separandoli dal calore del dialogo e dell’incontro provocando in loro una sorta di “lobotomia dell’anima”, la vita, invece, «è molto più di quanto appaia su uno schermo». È quanto ha affermato all’arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, ai microfoni della Radio vaticana.
25 Febbraio 2009

Internet rischia di delineare una nuova identità dei giovani separandoli dal calore del dialogo e dell’incontro provocando in loro una sorta di “lobotomia dell’anima”, la vita, invece, «è molto più di quanto appaia su uno schermo». È quanto ha affermato all’arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, ai microfoni della Radio vaticana. «I giovani – ha detto – sono grandi fruitori, ormai, della rete informatica.
Sono anche consumatori di televisione, di questi mezzi che stanno sagomando, un po’, la loro identità e il loro profilo. E in verità, questa strada così semplice, così facile, ha dei grandi rischi, continuamente in agguato.
Soprattutto, il rischio fondamentale di perdere il calore del dialogo e dell’incontro interpersonale». Il presule ha individuato i limiti di un uso pervasivo di Internet nel sistema di relazioni umane: «Si è persino usato – da parte di studiosi di questi fenomeni – l’espressione di “lobotomia dell’anima”: questi mezzi cercano di ritagliare degli spazi entro i quali collocare la persona, escludendo tutto ciò che non appartiene al loro progetto, che tante volte è un progetto squisitamente commerciale». E ancora, ha rilevato l’arcivescovo, «gli studiosi dei media dicono che probabilmente non abbiamo ancora raggiunto tutte le capacità che questi mezzi hanno».