UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Mons. Todisco (Melfi-Rapolla), delegato per le comunicazioni della CEL: “fioriscono iniziative a livello locale”

Monsignor Gianfranco Todisco gui­da la diocesi di Melfi-Rapolla­ Venosa dal 2003, ed è delegato per le comunicazioni della Conferenza epi­scopale lucana. Per lui l’incontro della Ba­silicata con il direttore dell’Ufficio Cei per le comunicazioni sociali, monsignor Pom­pili, nasce «innanzitutto dal desiderio di conoscere personalmente 'il terminale' della comunicazione tra l’Ufficio centrale e le diocesi della Basilicata.
25 Novembre 2009
 Monsignor Gianfranco Todisco gui­da la diocesi di Melfi-Rapolla­ Venosa dal 2003, ed è delegato per le comunicazioni della Conferenza epi­scopale lucana. Per lui l’incontro della Ba­silicata con il direttore dell’Ufficio Cei per le comunicazioni sociali, monsignor Pom­pili, nasce «innanzitutto dal desiderio di conoscere personalmente 'il terminale' della comunicazione tra l’Ufficio centrale e le diocesi della Basilicata. Questo incon­tro – dice Todisco – ha luogo nel momen­to in cui gli uffici diocesani della comuni­cazione stanno sperimentando un rifiori­re di interessanti iniziative a livello locale». La comunicazione, intesa come un’ur­genza pastorale, in Basilicata negli ultimi anni «si era un po’ affievolita. Bisogna ri­conoscere – prosegue monsignor Todisco – che non tutte le diocesi avvertono que­sta urgenza allo stesso modo. La riattiva­zione della Commissione regionale do­vrebbe stimolare un maggiore impegno dove la comunicazione ancora non è av­vertita come una urgente priorità nella pa­storale ». Le linee di un impegno condiviso non mancano: «Innanzitutto – spiega il presu­le – rafforzare la rete di comunicazione che è stata riattivata tra le sei diocesi della re­gione. Con la nomina del nuovo direttore regionale bisogna intensificare gli scambi di esperienze coinvolgendo più persone e provvedendo alla loro formazione. È sta­to già approntato un programma detta­gliato di incontri con esperti di comuni­cazione che inizierà in gennaio». Subito dopo aver formato un buon numero di a­nimatori della comunicazione, occorrerà mettere mano «a un progetto comune di azione pastorale regionale che abbracci anche i canali della comunicazione digi­tale, oggi poco usati nella pastorale e di cui non si può fare a meno».
  Sul rapporto tra le diocesi lucane e Avve­nire, il vescovo sottolinea che «il quotidia­no può giocare un ruolo importante nel progetto unitario di comunicazione tra le diocesi lucane. Molti ancora ricordano l’impatto positivo che ha avuto la pubbli­cazione dell’inserto Basilicata Sette alcu­ni anni fa. Il rapporto con Avvenire è im­portante non solo perché la pubblicazio­ne di alcune pagine settimanali in comu­ne permette di far risuonare in ogni dio­cesi ciò che avviene nelle altre ma anche perché rafforza la comunione tra le Chie­se e dà un valido contributo alla forma­zione cristiana dei lettori».
Nella diocesi di monsignor Todisco, intanto, parte un corso di formazione per animatori della comunicazione. «Siamo chiamati non a fare proseliti ma ad illuminare le coscienze attraverso il Vangelo che è di per sé comunicazione». Questo il primo commento del vescovo al varo dell'iniziativa. Il corso si terrà a Melfi, sarà articolato in incontri della durata di due ore, con cadenza settimanale, e si svilupperà nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2010, con lezioni frontali e veri e propri laboratori, (impaginazione di un giornale, rubrica radiofonica, intervista televisiva, pagina web). Sono previste visite alle redazioni di tv, radio e di un quotidiano. Le lezioni non tralasceranno i riferimenti al Magistero e alla documentazione della Chiesa italiana in materia. Potranno partecipare al corso quanti già operano nei media (periodico diocesano, radio, ufficio comunicazioni sociali…) ma anche coloro che, impegnati nella pastorale parrocchiale e diocesana, intendono approfondire un ambito, quello delle comunicazioni, oggi più che mai strategico.

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