Monsignor Gianfranco Todisco guida la diocesi di Melfi-Rapolla Venosa dal 2003, ed è delegato per le comunicazioni della Conferenza episcopale lucana. Per lui l’incontro della Basilicata con il direttore dell’Ufficio Cei per le comunicazioni sociali, monsignor Pompili, nasce «innanzitutto dal desiderio di conoscere personalmente 'il terminale' della comunicazione tra l’Ufficio centrale e le diocesi della Basilicata. Questo incontro – dice Todisco – ha luogo nel momento in cui gli uffici diocesani della comunicazione stanno sperimentando un rifiorire di interessanti iniziative a livello locale». La comunicazione, intesa come un’urgenza pastorale, in Basilicata negli ultimi anni «si era un po’ affievolita. Bisogna riconoscere – prosegue monsignor Todisco – che non tutte le diocesi avvertono questa urgenza allo stesso modo. La riattivazione della Commissione regionale dovrebbe stimolare un maggiore impegno dove la comunicazione ancora non è avvertita come una urgente priorità nella pastorale ». Le linee di un impegno condiviso non mancano: «Innanzitutto – spiega il presule – rafforzare la rete di comunicazione che è stata riattivata tra le sei diocesi della regione. Con la nomina del nuovo direttore regionale bisogna intensificare gli scambi di esperienze coinvolgendo più persone e provvedendo alla loro formazione. È stato già approntato un programma dettagliato di incontri con esperti di comunicazione che inizierà in gennaio». Subito dopo aver formato un buon numero di animatori della comunicazione, occorrerà mettere mano «a un progetto comune di azione pastorale regionale che abbracci anche i canali della comunicazione digitale, oggi poco usati nella pastorale e di cui non si può fare a meno».
Sul rapporto tra le diocesi lucane e Avvenire, il vescovo sottolinea che «il quotidiano può giocare un ruolo importante nel progetto unitario di comunicazione tra le diocesi lucane. Molti ancora ricordano l’impatto positivo che ha avuto la pubblicazione dell’inserto Basilicata Sette alcuni anni fa. Il rapporto con Avvenire è importante non solo perché la pubblicazione di alcune pagine settimanali in comune permette di far risuonare in ogni diocesi ciò che avviene nelle altre ma anche perché rafforza la comunione tra le Chiese e dà un valido contributo alla formazione cristiana dei lettori».
Nella diocesi di monsignor Todisco, intanto, parte un corso di formazione per animatori della comunicazione. «Siamo chiamati non a fare proseliti ma ad illuminare le coscienze attraverso il Vangelo che è di per sé comunicazione». Questo il primo commento del vescovo al varo dell'iniziativa. Il corso si terrà a Melfi, sarà articolato in incontri della durata di due ore, con cadenza settimanale, e si svilupperà nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2010, con lezioni frontali e veri e propri laboratori, (impaginazione di un giornale, rubrica radiofonica, intervista televisiva, pagina web). Sono previste visite alle redazioni di tv, radio e di un quotidiano. Le lezioni non tralasceranno i riferimenti al Magistero e alla documentazione della Chiesa italiana in materia. Potranno partecipare al corso quanti già operano nei media (periodico diocesano, radio, ufficio comunicazioni sociali…) ma anche coloro che, impegnati nella pastorale parrocchiale e diocesana, intendono approfondire un ambito, quello delle comunicazioni, oggi più che mai strategico.