UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Nativi digitali senza divieti

Il 40% di chi ha più di 14 anni non ha mai avuto limiti all’uso dei videogames , altrettanti sono libe­ri di navigare in rete quanto voglio­no, il 25% non ha orari per la televi­sione: so­no i dati allarmanti che emergo­no dal dossier sulla dieta mediatica dei ragazzi. Per il Moige è emergenza educativa.
 
4 Dicembre 2013
«Emergenza educativa». Il Moige non gira intorno al problema: i minori italia­ni passano ore e ore in compagnia delle tecnologie digitali, senza con­trollo da parte dei genitori. Perché so­no dati allarmanti quelli che emergo­no dal dossier sulla dieta mediatica dei ragazzi: il 40% di chi ha più di 14 anni non ha mai avuto limiti all’uso dei videogames , altrettanti sono libe­ri di navigare in rete quanto voglio­no, il 25% non ha orari per la televi­sione.
Non può meravigliare allora che un quarto dei ragazzi in tv vede film non adatti ai minori, il 27% ha visitato al­meno una volta pagine web con con­tenuti non idonei e il 22% ha usato vi­deogiochi sconsigliati per la loro età. «Sarebbe opportuno – raccomandano i ricercatori – che i nativi digitali po­tessero fruire di questi strumenti in luoghi condivisi e accessibili a tutta la famiglia come la cucina o il salotto». Invece il 33% ha la consolle dei giochi nella cameretta, il 20% ne ha una por­tatile, il 40% ha un proprio computer. E lo usa con una certa malizia, se il 24% dice che i propri genitori non co­noscono cosa fanno su internet e il 27% cancella la cronologia, per non lasciare tracce dei siti visitati. Va peg­gio con la tivù: addirittura il 60% ce l’ha in camera da letto. «La tv – si leg­ge nella ricerca –è responsabile dell’i­persessualizzazione precoce dei bam­bini italiani» C’è poi quel 60% che confessa di es­sersi divertito a ricevere o inviare fo­to o video 'spinti' (pratica definita in inglese col neologismo sexting , cioè sex più texting , invio di messaggi vir­tuali). Preoccupa la diffusione di pra­tiche vicine al 'cyberbullismo': 6 a­dolescenti su 10 hanno utilizzato fo­to o video per prendere in giro qual­cuno. Un quinto lo fa «spesso». L’a­buso porta anche dipendenza: il 21% preferisce guardare la tv che uscire con gli amici, un 5% preferisce il web virtuale al reale. Tra gli over 14 poi 4 su 10 accettano in rete amicizie con sconosciuti, 2 su 10 li incontrano. Di­sinvolto anche l’uso del cellulare: ai genitori che li chiamano, 6 su 10 men­tono sul luogo in cui si trovano o su quello che fanno.