È proprio vero che l’unione fa la forza. L’esperienza fatta con le diocesi che hanno rilanciato Laziosette, partita il 1 dicembre 2013, ha stimolato un lavoro comune che ha fatto emergere l’esigenza di formazione. Lo scorso 15 settembre, infatti, durante l’incontro regionale degli Uffici delle comunicazione sociale delle diocesi del Lazio, è emersa la necessità di aggiornarsi su alcuni settori della comunicazione perché il mondo dei media corre e cambia velocemente: se i nostri occhi sono rivolti solo sulle nostre piccole realtà non vediamo questo cambiamento e non sentiamo l’esigenza di aggiornarci.
I temi scelti sono due: il primo riguarda il funzionamento e la strutturazione di un ufficio stampa diocesano, dell’accreditamento presso gli altri media come fonte autorevole, della gestione delle notizie e della scelta del luogo della pubblicazione: web, Laziosette, giornale diocesano.
Il secondo riguarda gli animatori della cultura e della comunicazione. Questa figura, presente in diverse realtà parrocchiali italiane, è incarnata e precorsa dal Portaparola. Il Direttorio Cei sulle comunicazioni sociali Comunicazione e missione, pubblicato nel 2004, parla di questa figura definendola come nuovo protagonista della pastorale ordinaria. Sono passati dieci anni dall’uscita di questo testo che dovrebbe essere il punto di riferimento per chi lavora nell’ambito della comunicazione all’interno della Chiesa, ma è ancora poco conosciuto e attuato. Nelle comunità del Lazio ci sono molte persone con la passione per la comunicazione e spesso neanche immaginano quanto potrebbe essere prezioso il loro servizio. La scommessa, allora, è quella di investire nell’intessere relazioni con quanti nel loro piccolo sono antenne sul territorio per raccontare ciò che altrimenti non verrebbe mai a galla: le storie di vita della gente di fede, madri e padri di famiglia e quanto altro fa parte della nascosta e preziosa normalità del mondo taciuta dai grandi media ma anche dare un sapore diverso alle notizie, quello dello sguardo che coglie la speranza in ogni evento di vita.
Durante l’incontro regionale è stato ricordato anche che negli Uffici delle diocesi molti giovani prestano servizio di volontariato e diversi di loro scrivono articoli sui mensili diocesani o su Laziosette. Il tirocinio che fanno è ha una duplice valenza: farli scendere in campo per acquisire esperienza e stile cristiano, ma anche svolgere un servizio alla comunicazione nella Chiesa locale. Non c’è da trascurare un terzo aspetto, quello della necessità di iscrizione all’albo dei giornalisti.
Poi è stata presa in esame l’urgenza della condivisione delle notizie attraverso la creazione o l’aggiornamento della mailing list degli Uffici pastorali delle diocesi nelle quali può capitare che alcuni organizzino degli eventi comunicandoli soltanto agli addetti ai lavori. Questo non solo per poter dare notizie ai media, ma soprattutto perché, conoscendo che cosa bolle in pentola, ciascuno possa fare tesoro del lavoro altrui.
Don Alessandro Paone
Incaricato regionale com. soc. Lazio