UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Nella memoria di Giovanni Paolo II

E’ stata presentata lunedì 9 settembre, presso la sede dell’Arcidiocesi di Palermo, l’ottava edizione dell’evento culturale “Nella Memoria di Giovanni Paolo II”, divenuto format tv ad alto valore socio-culturale ed evangelico, trasmesso in Italia e all’estero e prodotto dalla “Life Communication produzioni televisive e grandi eventi”. La manifestazione è nata con l’obiettivo di ricordare la figura e l’opera di uno dei Pontefici più amati nella storia della Chiesa per mantenere vivi i suoi insegnamenti. L’iniziativa, ideata da Domenico Gareri, autore e conduttore televisivo, si terrà all’Istituto penale per minorenni “Malaspina” di Palermo il prossimo 21 settembre e sarà realizzata in collaborazione con il Ministero della Giustizia – Dipartimento Giustizia Minorile e con il patrocinio della Conferenza Episcopale Italiana, dell’Arcidiocesi e del Comune di Palermo e della Camera di Commercio di Catanzaro.
10 Settembre 2013
E’ stata presentata lunedì 9 settembre, presso la sede dell’Arcidiocesi di Palermo, l’ottava edizione dell’evento culturale “Nella Memoria di Giovanni Paolo II”, divenuto format tv ad alto valore socio-culturale ed evangelico, trasmesso in Italia e all’estero e prodotto dalla “Life Communication produzioni televisive e grandi eventi”. La manifestazione è nata con l’obiettivo di ricordare la figura e l’opera di uno dei Pontefici più amati nella storia della Chiesa per mantenere vivi i suoi insegnamenti. L’iniziativa, ideata da Domenico Gareri, autore e conduttore televisivo, si terrà all’Istituto penale per minorenni “Malaspina” di Palermo il prossimo 21 settembre e sarà realizzata in collaborazione con il Ministero della Giustizia – Dipartimento Giustizia Minorile e con il patrocinio della Conferenza Episcopale Italiana, dell’Arcidiocesi e del Comune di Palermo e della Camera di Commercio di Catanzaro.

 
Nel 2013 la produzione, in prossimità della canonizzazione di Giovanni Paolo II, dedicherà una particolare attenzione alle persone più amate da Karol Wojtyla, i ragazzi che vivono in situazioni di disagio, diversamente abili e giovani detenuti, gli “ultimi” secondo il Vangelo al centro anche della missione di Papa Francesco. Di particolare rilievo sarà, quindi, la presenza attiva dei giovani provenienti dal circuito penale che parteciperanno all’evento proponendo alcuni contributi artistici, del coro dell’Unione Italiana dei Ciechi ed Ipovedenti di Catanzaro, dell’Orchestra Giovanile di Laureana di Borrello (Rc), del Centro Studi Arte Danza di Catanzaro e delle rappresentanze dell’Associazione nazionale Persone Down e dell’Ente nazionale Sordi. La serata sarà condotta da Lorena Bianchetti e Domenico Gareri e vedrà la partecipazione anche del cantautore Ron, che incontrerà i ragazzi all’interno del carcere minorile, e della campionessa di tennis Mara Santangelo. Durante la manifestazione verranno consegnati, inoltre, i premi “Nella Memoria di Giovanni Paolo II” – tra gli insigniti anche l’attore Beppe Fiorello -, realizzati dal maestro orafo Michele Affidato ed assegnati dalla giuria qualificata formata dal noto conduttore Rai Daniele Piombi, dall’autore televisivo Stefano Santucci, da don Francesco Cristofaro, teologo spirituale, da S.E. Mons. Carmelo Cuttitta, Vescovo ausiliare di Palermo, e dal costituzionalista Luigi Ventura nel ruolo presidente. La manifestazione ha ricevuto anche attestati di riconoscimento da parte di Papa Francesco e del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
L’ideatore Domenico Gareri - che ha ringraziato il cardinale Romeo per l’accoglienza e il Capo Dipartimento Giustizia minorile, Rosanna Chinnici, per aver permesso che l’iniziativa si svolgesse all’interno dell’Istituto penale per minorenni - ha così spiegato ai giornalisti com’è nato il progetto illustrando il percorso avviato al fianco dei giovani che vivono in situazioni di disagio attenzionati dall’evento: “La manifestazione si prefigge di ricordare e dare continuità agli insegnamenti del beato Giovanni Paolo II – ha detto - coinvolgendo tutta la società civile, il mondo delle istituzioni laiche e religiose, e, in particolare, i giovani in un percorso di nuova evangelizzazione attraverso la comunicazione sociale. Un ulteriore traguardo di questo percorso è, quindi, volto ad abbattere il muro del pregiudizio che a volte fa anche più male della stessa disabilità o della pena inflitta a chi è chiamato a vivere un percorso di rieducazione”. Di seguito ha preso la parola Claudia Koll che, da attrice, ha voluto incontrare i ragazzi del “Malaspina” – accompagnata dal direttore Michelangelo Capitano - per offrire la propria testimonianza spirituale attraverso l’arte come strumento di evangelizzazione: “Il mio cammino di fede – ha detto – è iniziato con la conversione nell’anno del Giubileo e mi reputo una figlia spirituale di Giovanni Paolo II. L’Accademia che ho l’onore di dirigere è fondata sulla lettera scritta da Wojtyla agli artisti e, attraverso la parola, ogni giorno rinnovo l’annuncio della sua misericordia. E proprio a Palermo tornerò presto per proporre uno stage volto a scoprire la bellezza della parola come strumento di vocazione alla speranza”. Angelo Meli, direttore del Centro per la giustizia minorile della Sicilia, ha sottolineato come un’iniziativa del genere assume un’importanza centrale per avvicinare la città all’Istituto penale per minorenni e far sì che i giovani detenuti si sentano davvero partecipi del messaggio evangelico: “Crediamo che un progetto di questo tipo – ha detto – possa essere utile a portare avanti il percorso di recupero dei ragazzi ponendo le basi per la loro crescita personale secondo le specifiche vocazioni di ognuno”. Ha preso la parola anche l’assessore alla Pianificazione territoriale del Comune di Palermo, Tullio Gioffrè, delegato dal sindaco Orlando, il quale ha espresso parole di gratitudine ed apprezzamento per il valore di un’iniziativa utile ad avvicinare la città alla dimensione del disagio vissuta quotidianamente dai ragazzi del “Malaspina”. Ha concluso l’incontro l’Arcivescovo di Palermo, cardinale Paolo Romeo, che ha sottolineato l’importanza di ricordare Giovanni Paolo II per rendere sempre attuale la sua testimonianza: “Oggi da Palermo parte un messaggio di forte unità nazionale e spirituale – ha detto – nella memoria del beato Wojtyla che, attraverso il volto di Dio riflesso nei suoi occhi ed il flusso della grazia penetrato nei nostri cuori, continua ad accompagnarci dal cielo contemplando il mistero della vita. Fare memoria non significa solo ricordare il passato, ma anche dare continuità alla sua lezione nel miracolo della santità per renderla sempre operativa e trasmetterla al prossimo in uno spirito di servizio”.
Erano presenti all’incontro anche Don Antonio Macrì, in qualità di autore, Luca Marino per la produzione Life Communication e l’ufficio stampa della diocesi, diacono Pino Grasso. (www.sclifecommunication.it)