«Non credo sia giusto definirci una libreria. Vendere libri non è il nostro primo obiettivo, è solo uno strumento. Quello che ci proponiamo è di essere un centro di promozione culturale a servizio della nostra comunità». Ines Savoini, una delle volontarie che sin dall’inizio ha collaborato al progetto, racconta così Terzo Millennio, associazione di volontariato che del 1996 gestisce una libreria cattolica a Borgomanero, paese di poco più di 20mila abitanti in diocesi di Novara.
Quindici anni di storia, fatti di tante difficoltà da affrontare, ma anche di tante sfide vinte. La prima delle quali, proprio quella di riuscire a rimanere aperti. «Non è semplice far quadrare i conti – spiega Savoini –. La nostra libreria è completamente gestita da volontari. Per noi sarebbe impossibile pensare a un commesso e senza la generosità del nostro staff di sei collaboratori, che ogni giorno ci permettono di alzare le serrande, non potremmo continuare. A loro, poi, si aggiungono un’altra quarantina di soci 'sostenitori'».
Gratuità e generosità, dunque, parole d’ordine, ma che non basterebbero se non ce ne fosse anche un’altra: specializzazione. «Il mercato dei libri negli ultimi anni sta sempre di più cambiando – prosegue Savoini –. I grandi bookstore e persino i supermercati ormai riescono meglio e in maniera più concorrenziale a distribuire i titoli più importanti. E allora l’unica strada da percorrere non solo per non chiudere, ma anche per dare un servizio di qualità ai nostri utenti, è quella di una sempre più puntuale e approfondita specializzazione in tutti i settori: dall’esegesi alla teologia e alla pastorale».
Ma la carta vincente giocata da Terzo Millennio per non essere schiacciati dal mercato è uscire dalle sue regole. «Abbiamo attivato un servizio di cessione gratuita di libri usati. Lo chiamiamo 'Io leggo, tu leggi'. Di fatto raccogliamo libri usati e li regaliamo a chi ne fa richiesta».
Le attività dell’associazione e dei suoi volontari non si fermano al limite dell’ingresso della libreria. «Per noi il negozio è un centro da cui partire per una serie di attività di promozione culturale, prima fra tutte la 'Scuola della Parola', che ormai da anni vede i borgomaneresi partecipare agli incontri di esegesi biblica». Un vero e proprio impegno pastorale, quindi, giocato in sinergia soprattutto con i giovani. «Con il gruppo degli universitari di recente abbiamo organizzato una serie di conferenze con alcune importanti personalità laiche e religiose, come Massimo Introvigne e il vescovo ausiliare dell’Aquila, Giovanni D’Ercole ». Nella convinzione che oggi una parrocchia non può derogare dall’impegno di essere un soggetto attivo nel campo della cultura.