UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Nuovi linguaggi, giovani in pista

Chi meglio dei giovani può parlare ai «lontani» attraverso i media? Creatività, impegno e attenzione agli idiomi sono le carte che le nuove leve della comunicazione sociale possono spendere. Lo raccontano loro stessi in alcune belle testimonianze pubblicate da Avvenire...
24 Settembre 2013
«Con coraggio pensiamo alla pastorale partendo dalla periferia», aveva detto papa Francesco nella Gmg di Rio ai vescovi. E aveva chiesto di cominciare «da coloro che sono più lontani, da coloro che di solito non frequentano la parrocchia. Andate a cercarli nei crocicchi delle strade».
Come? Affidandosi anche ai nuovi linguaggi. E chi meglio dei giovani può parlare ai «lontani» attraverso i media? Creatività, impegno e attenzione agli idiomi sono le carte che le nuove leve della comunicazione sociale possono spendere. Lo raccontano loro stessi nelle testimonianze pubblicate da Avvenire il 24 settembre, nella pagina del "Portaparola" (leggi l'allegato).
Sono voci di giovani raccolte al Corso di aggiornamento organizzato dalla Federazione italiana settimanali cattolici che si è svolto a Catania da giovedì a domenica scorsi. A fondo pagina, invece, una intervista a Mons. Paolo Giulietti, vicario ge­nerale dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, già responsabile del Servi­zio nazionale per la pastorale giovanile della Cei e parroco di Ponte San Gio­vanni.