UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Nuovo Ortobene, radici tra la gente

Il settimanale della diocesi di Nuoro L’Ortobene cambia veste ma non perde la propria identità.
26 Febbraio 2019

Il settimanale della diocesi di Nuoro L’Ortobene cambia veste ma non perde la propria identità, un giornale profondamente radicato nel proprio territorio, forte della fiducia dei suoi abbonati – sono circa seimila quando la campagna 2019 non è ancora conclusa – e di una sempre maggiore presenza sul Web con il sito Internet  in costante crescita e le pagine social, in particolare quella Facebook, che raggiunge migliaia di utenti ampliando la platea dei lettori tradizionali.

La carta, nonostante tutto e al netto dei venti contrari che spirano dal governo romano, rimane il cuore della proposta editoriale della Chiesa nuorese. Per questo, producendo tutto in casa e a costo zero, il giornale è stato completamente ridisegnato fin dalla copertina che individua con una grande foto il tema centrale della settimana, a seguire i sommari e gli approfondimenti chiaramente distinti.

Una pagina non più statica, ma modulare, con tre sezioni che si possono spostare a seconda delle esigenze creando, di settimana in settimana, una varietà di soluzioni visivamente accattivanti.

Le pagine interne risultano più ariose grazie all’uso di nuovi caratteri, un maggiore spazio alle immagini e all’infografica. Le tradizionali sezioni, primo piano, vita ecclesiale, notizie dalla città e dai paesi della diocesi, cultura, si arricchiscono di uno sguardo all’Italia e al mondo grazie a nuove rubriche mentre commenti e interventi sono anch’essi chiaramente distinti per offrire sempre nuovi spunti di dibattito. Resta la linea dell’approfondimento, inchieste e interviste, anche ampie, offrono una chiave di lettura su temi e territori scomparsi o appena accennati sui mezzi d’informazione tradizionali, i due principali quotidiani dell’Isola, e sui siti locali.

Il settimanale ha due pagine in più a colori per andare incontro anche alle esigenze degli inserzionisti, «convinti – come ha scritto il direttore Michele Tatti – che nella missione editoriale radicata nel territorio sia un dovere anche offrire una visibilità alle realtà economiche locali tagliate fuori dai circuiti pubblicitari nazionali e regionali. Un impegno più sociale che economico, da costruire avviando anche un’integrazione dell’offerta con le altre testate diocesane, Radio Barbagia e il sito Web».