UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Padova: la proposta di un “digiuno digitale”

Vivere in Quaresima un “digiuno digitale”. La proposta viene dal sacerdote padovano don Marco Sanavio, direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali ed esperto dei nuovi mezzi di comunicazione.
23 Febbraio 2012
Vivere in Quaresima un “digiuno digitale” per “scoprire che altri valori e altre dimensioni possono farci riconsiderare tempi e usi degli strumenti elettronici”. La proposta viene dal sacerdote padovano don Marco Sanavio, direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali ed esperto dei nuovi mezzi di comunicazione. “Digiuno digitale - sottolinea - non come pratica di ascesi, ma come provocazione che spinge a cercare esperienze di pienezza che aiutano a ridimensionare l’invadenza digitale”. Don Sanavio propone quattro “strategie” che sostengano questa proposta. Dapprima “una forte esperienza spirituale che sia in grado di affievolire il desiderio del cordone ombelicale digitale”. In secondo luogo spostare l’attenzione verso la “contemplazione” di “ciò che affascina, riempie, coinvolge”. Ancora, formulare “una proposta che richiede alte sfide e forte coinvolgimento”, affinché serva “come antidoto alla noia e al piccolo cabotaggio”. Da ultimo, coltivare “la relazione umana”. “La relazione vera e profonda - osserva - sazia, la relazione frettolosa può creare un groviera affettivo che richiede un costante riempimento digitale. Dai piccolissimi lasciati per ore davanti alla tv alla difficoltà di dialogare a pranzo, passando per i rapporti affettivi gestiti via sms ed e-mail, la gamma è davvero ampia”.