UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Papa Francesco comunicatore

Giovedì 9 maggio a Firenze a un incontro promosso dal Centro culturale San Paolo nell’ambito della 'Settimana della comunicazione', al quale ha preso parte anche il direttore di 'Avvenire', Marco Tarquinio.
10 Maggio 2013
«Si può diventare un leader con un altissimo tasso di popolarità e con una enorme presenza a livello internazionale ignorando i grandi media? No, direbbero politici ed esperti della comunicazione. Troppo difficile. Ma Papa Francesco sembra essere un caso speciale. Che sarebbe interessante studiare. Jorge Mario Bergoglio non è stato mai un amante della sovraesposizione». Lo ha detto il vaticanista argentino Andrés Beltramo Alvarez, partecipando giovedì 9 maggio a Firenze a un incontro promosso dal Centro culturale San Paolo nell’ambito della 'Settimana della comunicazione', al quale ha preso parte anche il direttore di 'Avvenire', Marco Tarquinio. A suo parere «questo Papa è l’uomo di Dio che indica le strade oggi da percorrere, ovvero le strade delle periferie geografiche ed esistenziali della Terra. Tutte le periferie, dunque, e tutte le povertà: materiali, spirituali, morali, con una speciale predilezione per quelli che non hanno nulla e sono senza speranza. Ma Francesco – ha fatto notare ancora il direttore di Avvenire – è anche il Papa dell’essenzialità, il Papa del linguaggio semplice che scalda i cuori. E tutto questo sta passando nei canali della comunicazione ben oltre le aspettative». Lo si riscontra anche nelle lettere dei lettori inviate ad 'Avvenire'. «Ci sono persone – ha raccontato Tarquinio – che non pregavano più e che dopo il primo appello di Bergoglio dalla Loggia di San Pietro hanno iniziato a pregare per il Papa. E adesso continuano a farlo tutti i giorni». Sollecitato dal moderatore (il vicecaporedattore del Tg regionale toscano della Rai, Massimo Lucchesi) e dal tema dell’incontro – incentrato sul tema della Giornata delle comunicazioni sociali e quindi sulle reti sociali – Beltramo Alvarez ha parlato dell’essenzialità delle omelie quotidiane del Papa in Santa Marta come potenziali twitter dai rigorosi 140 caratteri. In ogni caso, a giudizio del direttore di 'Avvenire', «tutti gli atti e tutte le parole di Papa Francesco, anche i più tradizionali, dalle omelie mattutine a Santa Marta alla Messa in Coena Domini nel carcere minorile di Roma, sono illuminate dal suo nome e rese intelligibili e affascinanti, per coloro che credono quanto per i lontani, dal suo tratto umano e pastorale straordinario. Ed entrano di slancio anche nel nuovo mondo della comunicazione e dell’informazione interattiva online».