Pavia trova ascolto per gli eventi ecclesiali

Essere a fianco del nostro vescovo Giovanni Giudici per aiutarlo ad annunciare il messaggio del Vangelo in una forma che si avvicini il più possibile al modo con cui oggi si trasmettono le informazioni. È l’impegno che ho assunto da quando nel 2011 monsignor Giudici mi ha affidato la responsabilità dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Pavia. Un incarico che svolgo insieme alla direzione del settimanale il Ticino (che nel 2011 ha compiuto 120 anni), di Radio Ticino Pavia e del sito www.ilticino.it, i tre media diocesani.

Il vescovo è sempre molto attento all’aspetto della comunicazione, e anche con gli uffici di Curia si è creato un rapporto di collaborazione. La preoccupazione è quella di tenere costantemente aggiornati i mezzi di comunicazione della diocesi. Cogliamo anche l’importanza di far circolare informazioni sugli altri organi di stampa, che rispondono sempre con interesse alle nostre sollecitazioni. Ne abbiamo avuto conferma anche in occasione di un grande evento recente nella vita della nostra diocesi e della città con la riapertura della cattedrale dopo quasi vent’anni di restauri. Tra la traslatio delle reliquie di san Siro (il patrono di Pavia) in Duomo, il 13 ottobre, e la riapertura col solenne pontificale del vescovo Giudici di domenica 21 ottobre, la cattedrale ha ospitato la lettura ininterrotta della Bibbia dalla prima all’ultima parola, proseguita giorno e notte. La 'maratona' della Sacra Scrittura ha trovato ampio risalto anche sui social media, attraverso i quali l’iniziativa ha avuto notevole diffusione. Il nostro Ufficio organizza ogni anno la tradizionale Festa dei giornalisti, il 24 gennaio. Nel 2011 l’ospite fu Beppe Severgnini, quest’anno è venuto Walter Passerini. Per la prossima edizione abbiamo già invitato Paolo Madron, direttore del giornale online Lettera 43 col quale parleremo dell’informazione sul Web. Tra gli obiettivi dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Pavia c’è anche quello di rinsaldare i rapporti con le parrocchie, spesso teatro di iniziative importanti che rischiano però di passare in secondo piano se non vengono pubblicizzate a dovere.

 

 

Alessandro Repossi