UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Pedopornografia: finalmente una legge più severa

“Le nuove tecnologie pongono non solo genitori ed educatori dinanzi ad un’enorme sfida educativa, ma impongono allo Stato una politica più incisiva di prevenzione e repressione". Così il Copercom commenta con soddisfazione l’approvazione da parte del Senato italiano della Convenzione di Lanzarote.
19 Settembre 2012
“L’approvazione da parte del Senato italiano della Convenzione di Lanzarote, sia pure con grave ritardo, segna un autentico salto culturale nella lotta alla pedofilia e alla pedopornografia”. Questo il commento del Copercom (Coordinamento delle associazioni per la comunicazione) che prende atto con soddisfazione dell’introduzione nel codice penale dell’articolo 414 bis che riconosce l’esistenza della “pedofilia e pedopornografia culturale” e prevede la reclusione da tre a cinque anni. “L’esame attento del disegno di legge italiano – commenta il presidente del Copercom, Domenico Delle Foglie – sgombra il campo da tanti equivoci e mette a disposizione dei genitori e degli educatori uno strumento più efficace nel contrasto culturale alla pornografia minorile, all’apologia dei delitti sessuali ai danni dei minori e all’adescamento dei minori, per il quale (secondo l’articolo 609 undecies) si intende qualsiasi atto volto a carpire la fiducia dei minori attraverso artifici, lusinghe e minacce posti in essere anche mediante l’utilizzo della rete Internet o di altre reti o mezzi di comunicazione”. “Il salto culturale è evidente – conclude il Copercom – nella presa d’atto, da parte del legislatore italiano, che le nuove tecnologie pongono non solo genitori ed educatori dinanzi ad un’enorme sfida educativa, ma impongono allo Stato una politica più incisiva di prevenzione e repressione. Soprattutto quando vengono attaccati i soggetti più deboli della nostra società, quali sono appunto i minori”.